(r.l.) Un eroe silenzioso, ancora una volta. Un ispettore capo della Questura di Rieti si è reso protagonista oggi di un gesto tanto coraggioso quanto decisivo: ha salvato un ragazzo di 19 anni che rischiava di annegare nelle acque agitate di Giulianova, nello stabilimento balneare Franceschiello. Lo riporta il sito abruzzese Il Trafiletto.
Erano circa le 18:15 quando l’episodio si è consumato in pochi, drammatici minuti. L’ispettore si trovava in mare, vicino alla riva, insieme alla moglie, in una giornata segnata dalla bandiera rossa, segnale di mare mosso e condizioni pericolose. È stata proprio la moglie a sentire una richiesta flebile d’aiuto, notando un ragazzo in grande difficoltà tra le onde, visibilmente terrorizzato e ormai allo stremo delle forze.
L’uomo, senza pensarci un istante, si è tuffato, affrontando la corrente con determinazione e sangue freddo. Ha raggiunto il giovane, che nel frattempo aveva ingerito acqua e si trovava in uno stato di semi-incoscienza, il corpo irrigidito. “Era ormai quasi privo di sensi – ha raccontato un testimone a Il Trafiletto – e se non fosse intervenuto subito, probabilmente oggi parleremmo di una tragedia”.
Con grande lucidità e forza fisica, l’ispettore ha riportato il ragazzo verso la riva, dove erano già stati allertati i soccorsi. I sanitari del 118 hanno preso in carico il giovane, che ha ripreso conoscenza e fortunatamente non sembra essere in pericolo di vita.
L’intervento di oggi è il quinto salvataggio compiuto dall’ispettore, già noto per aver soccorso altre quattro persone, tre delle quali proprio nel mare di Giulianova. Una coincidenza che sembra però riflettere qualcosa di più: “Quasi come fosse chiamato dal destino – ha raccontato la moglie a Il Trafiletto – sempre nel posto giusto al momento giusto. Non so se si tratti di destino, ma so che se vede qualcuno in difficoltà, non riesce a voltarsi dall’altra parte”.
Un gesto che vale più di mille parole. Un uomo che, anche lontano dalla divisa, continua a servire lo Stato e la comunità con coraggio e umanità.