Atto vandalico o ladri contro il centro antiviolenza Angelita, la presidente D’Angeli: “Un colpo al cuore”
Questa mattina, un grave atto vandalico ha colpito il centro antiviolenza Angelita, punto di riferimento sul territorio per l’assistenza e il supporto alle donne vittime di abusi. La presidente Silena D’Angeli e alcune volontarie, giunte come ogni giorno nella sede situata in via delle Stelle, si sono trovate davanti a una scena sconcertante: la porta d’ingresso completamente divelta e danneggiata.
Fortunatamente, all’interno della struttura non risultano furti o ulteriori danneggiamenti. Secondo le prime ricostruzioni, è probabile che l’autore — o gli autori — del gesto sia stato sorpreso nel cuore della notte, costringendolo a fuggire prima di riuscire ad entrare.
Profonda l’amarezza nelle parole della presidente D’Angeli:
“Pensare che gente distrugga la porta di un luogo dove ogni giorno si combatte la violenza mi lacera l’anima. Ladri? Dispetti? Non ho sospetti su nessuno. Rabbia? Tantissima.”
Il gesto ha colpito non solo un edificio, ma un simbolo: quello di una realtà che ogni giorno si batte per garantire accoglienza, ascolto e protezione. Un luogo che dovrebbe essere intoccabile, protetto dalla coscienza collettiva.
Le forze dell’ordine sono state allertate e hanno avviato le indagini. Intanto, dal mondo dell’associazionismo e dai cittadini iniziano ad arrivare messaggi di vicinanza e solidarietà.
Il centro Angelita non si ferma. Con la forza delle sue volontarie, continuerà a essere un presidio di speranza e dignità. Anche oggi, nonostante tutto.