(di Christian Diociaiuti) Roma applaude, il Golden Gala incanta. Nella notte della Wanda Diamond League, illuminata dalle stelle all’Olimpico, brillano i talenti reatini: Mattia Furlani e Roberta Bruni sfiorano l’impresa e regalano emozioni d’argento nella prima tappa europea del circuito.
Mattia Furlani sfodera tre salti oltre gli otto metri, una costanza da big mondiale. L’azzurro delle Fiamme Oro, bronzo olimpico e campione del mondo indoor, chiude secondo nel salto in lungo con 8,13 metri (vento +0.5) ottenuti all’ultima prova, ma si vede superare proprio al fotofinish dall’australiano Liam Adcock, che atterra a 8,34 (-0,2) all’ultimo salto. Terzo il greco campione olimpico Miltiadis Tentoglou (8,08). La pedana non era facile da interpretare, ma Furlani ha risposto da campione. “È stata una gara molto complicata, ho fatto fatica – ha detto Furlani – La pedana era difficile da interpretare, così come l’atmosfera: sembrava ci fosse da rompere il ghiaccio nei primi salti. Poi la tensione si è allentata, ma sapevo che sarebbe stata una gara mentale. Credo di averla interpretata bene, anche se valgo misure diverse. Saltare in Diamond League non è mai facile, ma il piazzamento conta. E il pubblico dell’Olimpico… la tribuna Tevere era piena di persone a cui voglio bene. È stato come una celebrazione del loro Mondiale: questo mi ha reso molto, molto felice. Ora testa a Turku”.
Applausi e brividi anche per Roberta Bruni, che nel salto con l’asta chiude seconda con 4,65 metri, miglior misura stagionale e prestazione superiore a quella ottenuta nella tappa di Doha. La portacolori dei Carabinieri ci va vicinissima al record italiano, sbagliando di poco due ottimi tentativi a 4,75 metri. Vince l’americana Sandi Morris con 4,80, miglior misura all’aperto del 2025. “Quel secondo salto a 4,75 era ‘pizzicato’. Quasi fatto – racconta Bruni – L’ho proprio sentito: era lì, ci sono andata vicinissima. È un tentativo di record italiano che mi dice che sto bene, sono in forma. Essere ancora una volta seconda in Diamond League è davvero tanta roba, diciamolo con il cuore. Saltare 4,65, in casa, davanti alla mia famiglia, agli amici, con la maglia dei Carabinieri… è bello. Vivendo all’estero, non sempre ho la possibilità di gareggiare con questi colori, quindi quando la indosso mi dà davvero una spinta in più. Sono felice, e niente… ci riproverò ancora con quel 4,75. Spero di riuscirci a Stoccolma. L’obiettivo più grande? Ovviamente i Mondiali di Tokyo”.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©