Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Roberto Pentuzzi) Oggi pomeriggio presso “Casa Real” , la Sebastiani Rieti ha ufficializzato l’arrivo del nuovo Head Coach, Franco Ciani. L’allenatore udinese si legherà alla Società amarantoceleste fino al 30 giugno 2027.
Ciani é un allenatore dall’esperienza trentennale, ha guidato panchine importanti come quelle di Cantù, Gorizia, Casale, Livorno, Sassari, Agrigento (dove è rimasto per ben 8 anni), Trieste e Torino dove, nel 2022/2023, ha sfiorato la promozione in Serie A nella finale con Pistoia persa poi per 3-1. Nell’ultima stagione ha allenato la Gruppo Mascio Orzinuovi ed ora guiderà Rieti ad una nuova stagione di serie A2.
Franco Ciani è stato presentato ad un pubblico molto nutrito, da Roberto Pietropaoli, fortemente voluto, perché ha un profilo tra più alti dell’intero panorama cestistico italiano.
“Le tinte con cui mi ha definito il patron – ha esordito il nuovo coach della Sebastiani – sono talmente belle che sarà importante confermarle. Ho accettato perché non si può dire no ad una piazza come Rieti, sono passati tanti anni dai fasti più gloriosi, ma i più recenti raccontano due semifinali di serie A2. Ammetto che non sarà facile sostituire Alessandro Rossi, quando persi con lui, al PalaSojourner, sia come uomo che come allenatore con tali capacità, fu più indolore, uscire sconfitto; sarà una bella sfida sostituirlo, tutt’altro che semplice”.
“La mia Sebastiani speriamo sia una bella squadra – ha proseguito Ciani – l’ideale sarebbe avere 10 giocatori che siano tutti in grado di giocare per tutte le partite alla pari, uno dovrebbe valere l’altro , la fisicità è sicuramente uno dei fondamenti della mia pallacanestro, poi sarà importantissimo giocare insieme, passandoci la palla meglio possibile e poi fare tanta difesa”.
“In merito al mercato – ha aggiunto ancora – dovrà essere equilibrato e funzionale anche in base alle disponibilità economiche, credo che prima si completi il roster e meglio sarà, scegliere giocatori italiani giusti sarà la prima necessità. Saranno loro che ci potrebbero dettare la struttura della squadra, sono sicuro che non sceglierei mai un play ed una guardia americana , con 4 italiani tra i lunghi, sceglieremo una formula più equilibrata possibile in base alla risposta del mercato”.