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Sabato in molte piazze, in tanti balconi, le persone hanno deciso di manifestare per ricordare le vittime palestinesi, che ad oggi sono all’ incirca 50.000. Tra queste vittime molti, troppi bambini innocenti. Non possiamo fare molto, non possiamo fermare il massacro, la guerra, o convincere i governi ad opporsi in maniera coraggiosa e ferma al governo di Netanyahu. Lo scrive Ahmed Ibn Zine Idrissi, dell’Associazione Sabina Amici del Regno del Marocco, molto attiva in città.
“Ma possiamo dimostrare di essere “umani”, di sentire nel nostro cuore quella empatia col popolo Palestinese vittima di tanta violenza, decimata, privata dei beni essenziali…come con ogni popolo che resiste al male, che si batte la libertà di esistere, per la propria dignità, per la terra che ama e che sente parte della sua storia. Io come cittadina di questo mondo mi sento di dover dimostrare quello che provo, tutto il dolore e l’ impotenza che mi soffocano ogni giorno. E voglio farlo in maniera silenziosa, con un sudario al mio balcone che rappresenta Gaza e le sue vittime. Che sia un silenzio disarmante, che faccia rumore e fermi una volta per tutte questa orribile strage. A nome delle donne e degli uomini liberi, ” non temete di difendere i deboli e gli oppressi”, fatelo anche a costo di venire giudicati, additati, isolati… C.Khadija”.
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