Il Meo Patacca di Renato Giordano si ispira ad un grande classico della tradizione romana, il poema scritto da Giuseppe Berneri alla fine del 600. Da allora Meo Patacca è diventato la maschera della commedia dell’Arte Romana al quale si sono ispirati tutti quelli che hanno voluto occuparsi della romanità e della figura del bullo spaccone di buon cuore trasteverino da Rugantino a Ghetanaccio.
Della storia di Meo Patacca si è occupato anche il cinema col film omonimo che aveva come protagonisti Gigi Proietti e Mario Scaccia. La commedia di Giordano è ambientata nel 1683 quando arriva in città la notizia che i Turchi dopo aver conquistato mezza Europa hanno messo sotto assedio Vienna. Se Vienna dovesse cadere i Turchi troverebbero la via spalancata per invadere l’Italia e arrivare a Roma. Il Papa Innocenzo XI organizza e supporta un corpo d’armata al comando del re polacco Sobiesky che dia aiuto a Vienna. In questo clima di preoccupazione un bullo trasteverino Meo Patacca decide di creare una compagnia di soldati-romani de Roma “pronti a dajele di santa ragione a li turchi”.
Mentre lui ed i suoi “amichi” Spaccamonti, Cencio e Favaccia si preparano a partire, Nuccia la fidanzata cerca di convincerlo in tutti i modi a non fare questa azione pericolosa, e a peggiorare le cose ci si mette Marco Pepe detto la capra che fa la corte alla fidanzata di Meo. Il finale sarà a sorpresa!. La commedia scritta e diretta da Renato Giordano, che sembra uscita da una stampa ottocentesca del Pinelli, è nata da un progetto laboratorio del Comune di Roma con il coordinamento dell’artista Francesca Antonaci in arte Gegia. In scena un cast nutrito: Ettore De Luca, Francesco De Silvestris, Emanuela Fantozzi, Francesca Foglia, Letizia Frezza, Roberto Gagliardi, Elvira Gigante, Pirjetta Iannone, Alessandro Lotrionte, Gianni Mancuso, Alessandra Paganelli, Nunzia Plastino.
Sabato 10 maggio, nell’ambito della rassegna A Porte Aperte, sala Fabrizio Naro del castello Orsini Naro, Mompeo ore 18,30. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.