(di Cristian Cocuccioni) Nuova puntata de La Rana nel Pozzo, il talk di attualità e politica in onda su RietiLife Tv (canale 210), condotto dal direttore Emiliano Grillotti. Ospite dell’episodio, trasmesso in occasione del Primo Maggio, è stato Luigi D’Antonio, segretario regionale della Fiom Cgil. Un confronto acceso e profondo sulle condizioni del lavoro in Italia, sul significato della Festa dei Lavoratori e sulle problematiche che affliggono il mondo occupazionale, anche a livello locale.
“Il Primo Maggio non è una festa divisiva – ha detto D’Antonio – ma un momento per ribadire l’urgenza di un lavoro dignitoso e tutelato, che oggi purtroppo non c’è. Servono maggiori garanzie per i lavoratori”.
Tra i temi trattati, la situazione dello stabilimento IMR, su cui il sindacalista ha lanciato un forte allarme: “L’accordo prevedeva, entro 24 mesi, l’inserimento di tutti i lavoratori e un aumento della produzione. A distanza di 4 anni, la realtà è molto diversa: molti sono ancora in cassa integrazione, altri sono stati trasferiti a Teramo. Abbiamo chiesto una convocazione urgente al Ministero per riportare l’azienda e le istituzioni allo stesso tavolo. L’azienda è stata, di fatto, latitante”.
Proprio sulla cassa integrazione, D’Antonio ha voluto fare chiarezza: “È uno strumento pagato con i contributi dei lavoratori stessi. Non è un regalo dello Stato, ma un diritto che i lavoratori si finanziano da soli”.
Si è parlato anche dei dati Istat sul massimo storico dell’occupazione, che secondo il sindacalista nascondono una verità scomoda: “Ciò che aumenta è la precarietà. Milioni di persone sono costrette a lavorare con contratti part-time non desiderati, temporanei e mal pagati. Aumentano i ‘working poor’, persone che pur lavorando restano sotto la soglia della povertà”.
D’Antonio ha lanciato un monito forte: “Oggi i giovani faticano a costruirsi un futuro, sono costretti ad abbandonare il paese. Non riescono a formare una famiglia perché tutto è instabile. I salari sono calati del 9%. Un tempo il triangolo Rieti-Cittaducale-Contigliano rappresentava un polo con redditi tra i più alti del Lazio. Ora non è più così”.
Infine, un accenno al contesto internazionale: “I dazi imposti dagli Stati Uniti rappresentano un serio problema per molte aziende italiane che vedono minacciata la propria competitività”.
La puntata ha offerto uno spaccato concreto e realistico del mondo del lavoro oggi, con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito il diritto a un’occupazione stabile, sicura e dignitosa, specialmente in un momento in cui la precarietà sembra diventata la nuova normalità.