Contigliano, torna la Fiera di San Lorenzo tra tipicità e tradizione: il 9 e 10 agosto gusto e… | CHE PROGRAMMA!

Il 9 e 10 agosto a Contigliano torna la tradizionale Fiera di San Lorenzo: Sabato 10 agosto la Fiera storica tornerà di nuovo a svolgersi dal fontanile lungo tutta via San Lorenzo, dalle ore 8:00, mentre la sera, come di consueto, ci sarà la suggestiva messa al tramonto officiata dal parroco don Roberto D’Ammando. A seguire, il Comune di Contigliano offrirà alla popolazione assaggi di prodotti locali.

Ma il programma per i giorni di San Lorenzo è ricco: il 9 ed il 10 agosto proprio in località San Lorenzo di Contigliano, grazie al contributo che il Comune ha ottenuto dall’ARSIAL, sarà possibile degustare gratuitamente i prodotti tipici locali, quali ad esempio la pizza sucia, i pizzicotti ed il burro di San Filippo, nonché paste fatte con farine antiche e locali, salumi, dolci, liquori ed altro – il tutto rigorosamente prodotto da realtà locali. Il programma inizierà venerdì 9 agosto alle ore 18:00 nella chiesa di San Lorenzo con la conferenza dal titolo “Andiamo, è tempo di… trebbiare i grani antichi”, a cura degli agronomi Marco Marchili, Luigi Prezioso Simonetti e Adriano Tarani.

Da non perdere, inoltre, la mostra all’interno della chiesa di Adriana Renzi e Andrea Della Valle.

Per la fiera del 10 agosto, a fianco dei circa 60 operatori di commercio ambulante previsti, l’Amministrazione predisporrà specifici stand che saranno volti esclusivamente alla promozione e diffusione della conoscenza sui seguenti prodotti specificatamente individuati:

LA PASTA ARTIGIANALE DI GRANO DURO SENATORE CAPPELLI (triticum durum) dell’azienda agricola Colle Cavaliero, che è una varietà storica di grano duro è una pasta trafilata al bronzo, essiccata lentamente a bassa temperatura in celle statiche. Il nome è in onore del senatore abruzzese Raffaele Cappelli, sulle cui terre il genetista agrario Nazareno Strampelli, nei primi anni del novecento, completò il lavoro iniziato alla Stazione sperimentale di granicoltura di Rieti, effettuando delle semine, attraverso incroci “naturali” di diversi grani, al fine di ottenere varietà più produttive e resistenti alle malattie. il Senatore Cappelli è considerato una varietà antica pregiata, in quanto non ha subìto le alterazioni delle moderne tecniche di manipolazione genetica, preservandosi inalterato nel tempo, a tutto vantaggio del sapore e del contenuto nutrizionale, che rende questo alimento più tollerato dal nostro organismo rispetto ai grani moderni

LA PIZZA SUCIA, che è un dolce locale tipico che le massaie di Contigliano preparavano in prossimità delle festività natalizie, solitamente quando si preparava il pane per tutti i giorni. La ricetta viene conservata gelosamente dalle massaie del luogo per dosi e quantità e viene tramandata oralmente di generazione in generazione. Ad oggi la ricetta originale è depositata come prodotto tipico di Contigliano presso la Camera di commercio e protetta dal decreto rilasciato nel 2002 dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

I PIZZICOTTI, il piatto più caratteristico di Contigliano, un particolare tipo di pasta realizzato con un impasto di pane lievitato cotto in acqua salata. “Lu pizzicottu”, come è chiamato in vernacolo locale, deve il suo nome al modo in cui le massaie spezzavano l’impasto per formarne ciascuno, strappando – “pizzicando” – delle piccole quantità con il solo uso del pollice e del dito indice/medio; il pizzicotto si presenta quindi dalla forma tondeggiante e schiacciata. Si tratta di una pasta della tradizione povera contadina: in passato, quando si preparava l’impasto per il pane, se ne faceva un po’ di più per ricavarne i pizzicotti. Il piatto solitamente viene condito con uno squisito sugo piccante a base di pomodoro, aglio, olio extravergine, peperoncino, prezzemolo. Può essere gustato tutto l’anno.

IL BURRO DI SAN FILIPPO è l’ingrediente principe della pasta frolla, base friabile e dorata di crostate e biscotti di ogni tipo e forma. Costituisce il cuore di ciambelloni alti e fragranti, ma non serve solo nei dolci: immaginandolo declinato nella cucina sabina, è indispensabile nel mantecare il risotto al tartufo, regalando quella cremosità che si fonde con l’aroma inconfondibile e marcato dei boschi di cui la Sabina è ricca. È un prodotto talmente tipico della Sabina che ormai la sua produzione è interamente casalinga e legata ad aziende agricole locali che ne preservano la tradizione. Il prodotto nacque dalle mani di Tarquinio Belloni che all’inizio del Novecento tornò a Contigliano, dopo aver lavorato in aziende agricole svizzere. Riportò poi la sua esperienza in Sabina, creando il burro. Tutte le famiglie contadine del posto producevano burro, diventato ben presto merce di scambio in un’economia rurale basata sul baratto. La scheda del Burro di San Filippo, sul portale Arsial, dove viene stilato e aggiornato l’elenco dei Prodotti Agroalimentari della Regione Lazio, lo definisce “di forma rettangolare, di colore biancastro” e con “sapore di panna”.

IL FRUMENTO TENERO BIO E FARRO BIOLOGICO (prodotto dall’Azienda agricola San Pastore), coi suoi quattro tipi di farina e due tipi di chicchi per zuppe. L’azienda nel 2012 ha recuperato presso la Banca del Germoplasma dell’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “Nazareno Strampelli” di Lonigo (VI) delle sementi appartenenti al grano tenero della varietà San Pastore. Una delle varietà italiane più importanti ed è stato ampiamente coltivato in tutto il territorio nazionale. Questo grano tenero è originario della zona reatina, ma andato negli anni in disuso. Da questa varietà antica di grano vengono prodotti due tipi di farine macinate a pietra: FARINA INTEGRALE e FARINA TIPO 2.

LA SOCIETÀ COOPERATIVA NONNA PAPERA offrirà un assaggio della pizza sucia ed inoltre farà gustare le proprie marmellate, dolci e genzianelle.

LA MACELLERIA LE FONTANELLE offrirà una selezione di prosciutto, salami e coralline. L’azienda Le Fontanelle offre un’esperienza gastronomica e di accoglienza quasi a 360 gradi. Quattro generazioni si sono succedute nella gestione dei 20 ettari di proprietà, di cui 4 a pascolo montano, affacciati sulla piana reatina. L’attività è oggi specializzata nella produzione di carni bovine, ovine e suine, lavorate e commercializzate in proprio, o impiegate per i piatti dell’osteria. L’azienda alleva allo stato semibrado maiali rosa (e qualche capo di “nero reatino”, derivato dall’antica razza apulo-calabrese), nutriti a pascolo e vegetali perlopiù aziendali. I salumi sono lavorati nel laboratorio interno secondo metodi tradizionali e senza alcun additivo e conservante.

LA SOC. COOP. AGRICOLA MUCILLA 2004, specializzata nella produzione artigianale di prodotti alimentari tradizionali. Il liquorificio ha mosso i primi passi attraverso il lungo sentiero della riscoperta delle ricette della tradizione popolare tramandate oralmente, tra la terra agra delle montagne dove il vento, la neve ed il tempo hanno scavato rughe ai nostri avi e profuso loro saggezza. L’attività liquoristica vera e propria, è conclusiva di una lungo percorso che và dalla ricerca delle ricette, alla selezione degli ingredienti, alla sperimentazione delle diverse infusioni, fino alla coltivazione di piante spontanee, che richiedono una profusa coscienza della fragilità dell’ecosistema e dei limiti umani, da rispettare senza forzarli, per non perdere in patrimonio genotipico. L’infusione ha i suoi tempi, non è semplicemente un miscuglio; è questo che determina l’equilibrio dei principi attivi ed il gusto. Parte integrante della ricetta, il dover sottostare a quei cicli naturali che sono la fragile ed elegante danza delle stagioni e della vita. Ridare, quindi, il giusto valore al patrimonio di un territorio, legato alle popolazioni che vivevano e vivono interagendo con esso, senza sottometterlo, ma valorizzandone i doni.

L’UOVO DEL CAMPO DI GIOVANNI TONI ha iniziato la sua attività nel 2020, possiede 250 capi di pollame (Livornese, Sussex, Isa Brown, Plymouth rock, Blue bell). L’alimentazione è a base d’erba o altri foraggi, e cereali.

Foto: Comune Contigliano ©

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