In Africa per aiutare gli orfani del Benin: il progetto per i giovani reatini nel ricordo dei fratelli Di Flavio

(el.fa.) Due fratelli che hanno lasciato il segno. Sono Riccardo e Ruggero Di Flavio, prematuramente scomparsi ma sempre presenti in chi ha avuto il privilegio di conoscerli. Rimasti nel cuore di amici e familiari che oggi vogliono ricordarli attraverso un progetto concreto e speciale, come loro.

Si chiama “IO VOLOntario, IN AFRICA” il concorso organizzato dall’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Rieti per l’assegnazione di due borse di studio che consentiranno ai vincitori di realizzare un’esperienza di volontariato in Africa della durata di otto giorni nella casa famiglia per orfani “Riccardo e Ruggero Di Flavio”, a Lokossa nello stato del Benin.

La casa famiglia dedicata a Riccardo e Ruggero nasce circa tre anni fa, quando papà Vincenzo e mamma Floriana decisero di dar vita ad una iniziativa a sostegno della vita. Volevano farlo in silenzio, con la discrezione che da sempre li contraddistingue. Attraverso il supporto del Movimento Shalom Onlus, hanno scelto l’Africa, terra abitata da un numero crescente di orfani che avevano bisogno di cura e protezione. Una perdita, quella di Riccardo e di Ruggero, che ha dato vita alla speranza.

La casa famiglia Di Flavio apre così le porte a tanti bambini che, attraverso una formazione scolastica ma anche pratica, avranno la possibilità di diventare individui liberi di scegliere la propria strada.

Oggi anche papà Vincenzo, noto storico della provincia, non c’è più (LEGGI). Rimane mamma Floriana, esempio di straordinaria forza. Rimangono gli amici, quelli che li ricordano senza averli mai dimenticati.

“Questa iniziativa – racconta Floriana – è nata tre anni fa da un’idea di mio marito per ricordare Riccardo. Nel frattempo Ruggero, che aveva accolto con entusiasmo il progetto del papà, è morto. Vincenzo ha raddoppiato il progetto che ha preso concretamente vita lo scorso anno quando è stata messa la prima pietra. La costruzione è finita a luglio e a settembre sono entrati trenta bambini che adesso hanno la loro casa. A settembre di quest’anno i piccoli diventeranno quaranta. Tutto questo nasce con l’intento di dargli un futuro più decoroso soprattutto
attraverso l’istruzione”.

“Il bando – spiega Nicola Volpi, amico di Riccardo e Ruggero – dovrebbe uscire a breve e scadrà il 30 settembre. Rappresenta una vera opportunità per i giovani del territorio e ringraziamo il Comune, in particolare l’assessore ai Servizi Sociali, Giovanna Palomba, per aver dato questo fondamentale sostegno a un progetto che crede nella vita e nel valore dei giovani”.

“E’ un’occasione incredibile – continua Volpi – che permetterà a ragazzi di questa città di uscire dal contesto locale per poter esplorare orizzonti culturali diversi, dove tante realtà che ormai fanno parte del nostro quotidiano (avere la disponibilità in casa di acqua, luce e gas) sono tutt’altro che scontate, nonché venire a contatto con delle eccellenze del campo della scienza e della tecnica che, mettendo a disposizione il proprio know-how in qualità di “volontari” sono riusciti a migliorare – se non addirittura in qualche caso a cambiare radicalmente – i contesti con i quali sono venuti in contatto”.

“Dico questo – puntualizza – con cognizione di causa in quanto in quelle poche occasioni in cui ho avuto il privilegio di sondare situazioni particolarmente difficili proprio partecipando ad iniziative analoghe, sono venuto a contatto – oltre che con le popolazioni locali – con persone straordinarie provenienti da tutto il mondo (medici, ingegneri, chimici ecc…) che, periodicamente, mettevano a disposizione le proprie conoscenze tecniche e la propria passione per cercare di apportare un piccolo contributo a chi era più sfortunato di loro. Per me è stata occasione di grande arricchimento sia a livello personale che culturale. A tal proposito vorrei citare l’esempio del dottor Enzo De Sanctis, stimato chirurgo della nostra città ora in pensione, che da 18 anni svolge attività di volontariato in Africa, affrontando ogni nuova esperienza come una sfida professionale ed un miglioramento personale. So per certo che il dottor De Sanctis non è l’unico medico di questa città ad aver partecipato ad iniziative di questo genere”.

“Durante la presentazione – conclude Volpi – che si è tenuta a Palazzo Dosi un rappresentante del Movimento Shalom ha sottolineato come l’obiettivo principale della loro azione sia quello di mettere le persone che vengono coinvolte dalla loro progettualità nella condizione di raggiungere una certa autonomia ed autosufficienza, chiosando ‘nessuno dei ragazzi che abbiamo formato in loco ha mai preso un barcone per allontanarsi dal suo paese di origine’”.

Al concorso potranno partecipare ragazzi reatini tra i 18 e i 35 anni che, insieme alla domanda di partecipazione, dovranno presentare una composizione sul tema del volontariato. Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato al 30 settembre e il bando, con tutti i dettagli dell’iniziativa, sarà pubblicato sul sito del Comune di Rieti e sarà disponibile negli uffici dell’Ur.

Foto: Andrea GALASSETTI ©

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