“Nel corso del rapido incontro che ho avuto con Giosuè Calabrese ci siamo confrontati su punti programmatici che ho ritenuto per la quasi totalità condivisibili, poiché già contenuti nella nostra proposta politico-amministrativa” lo scrive Antonio Cicchetti, candidato sindaco per il centrodestra che il 25 giugno sfiderà al ballottaggio Simone Petrangeli.
“Ciò a cui mi sono dimostrato indisponibile – dice Cicchetti – è l’apparentamento tecnico che riporta a logiche tipiche della ‘ora dei mercanti’. Significherebbe, infatti, dar luogo non già a un confronto politico, ma a una spartizione di posti di potere. Le liste che mi hanno sostenuto hanno conseguito un risultato che non può essere sacrificato per far spazio a chi pensa di poter far l’ago della bilancia, secondo un usurato costume che si pensava di poter ricacciare indietro. E gli elettori che hanno sancito questo risultato non meritano di essere presi in giro. L’unico apparentamento che sono disponibile a fare è, pertanto, quello con i reatini. E lo faccio per essere un sindaco libero. Altri si rivelino per quello che sono: mercanti nel tempio”
“Mi pongo il problema – aggiunge Cicchetti – se i cittadini che hanno votato a sinistra, in nome di un presunto rinnovamento, possano accettare che i loro rappresentanti riportino l’orologio della storia cittadina a prima del 1994 per ragioni esclusivamente di potere. Agli elettori traditi da Petrangeli, alle persone che hanno scelto al primo turno di votare Calabrese e ai candidati liberi che sono stati a loro sostegno dico di tracciare una linea di demarcazione rispetto a queste pratiche stantie e deprecabili e di credere nel mio progetto di innovazione, sbarrando definitivamente la via a logiche spartitorie. Ora o mai più!”. Foto (archivio) RietiLife ©