Il 2025 nelle notizie di RietiLife: l’omicidio Marianella, i cantieri, l’università e i trionfi di Furlani | 365 giorni di informazione

(ch.di.) Il 2025 resterà scolpito nella memoria dei reatini come uno degli anni più duri e intensi. Su tutto, una vicenda ha segnato la vita della città: l’omicidio di Raffaele Marianella e la lunga scia giudiziaria che ne è seguita, culminata con l’arresto dei tre ultrà (link) e perfino uno striscione shock durante Moldavia–Italia (link). Di certo la notizia che più ha segnato la vita dei reatini, perché legata alla linfa di questa città: il basket, lo sport. E mentre i cittadini prima si sono addolorati, hanno cercato di reagire indicando che Rieti non è così. Ma lo sport alla città ha riservato anche cose stupende; Mattia Furlani si è laureato doppio campione del mondo (indoor e outdoor – leggi leggi) tra primavera e fine estate, consacrandosi nell’olimpo dei grandi dell’atletica nazionale e mondiale. La città nel 2025 ha anche attraversato profondi cambiamenti: l’arrivo dell’Università con La Sapienza a farla da padrone (leggi) mentre il cuore della città sta cambiando volto col Pnrr (leggi) tra cantieri e grandi infrastrutture come il Ponte Turano (leggi).

Ma il quadro dell’anno è vasto. Gennaio si è aperto con lutti e tragedie: la morte di Nicholas Graziani (link), l’addio a Peppe Agabiti (link) e il dramma di Borgorose (link). Anche la politica ha detto la sua ad inizio anno: c’è stata la caduta dell’amministrazione Lancia a Contigliano (link). E poi un segno storico: RietiLife TV debutta sul digitale terrestre canale 210 (link), registrando da subito grande affetto e seguito. La cronaca nera ha dominato l’anno: in febbraio l’incidente durante l’alternanza scuola-lavoro (link) e la rapina alle Poste di viale Matteucci (link), poi chiusa con un arresto in aprile (link). Sempre a febbraio, la riapertura del sottopasso di via Velinia dopo otto mesi di lavori (link), una delle opere simbolo dell’anno insieme al nuovo ponte Turano (link) e agli interventi in centro.

Marzo ha portato il trionfo mondiale di Mattia Furlani (link), quello indoor seguito da quello outdoor (link), ma anche lutti e violenza: la morte del clarinettista Stefano Colarieti (link) e l’accoltellamento in viale Morroni (link). In aprile, oltre allo scherzo virale di RietiLife dell’anno sull’“arrivo” di Elon Musk a Rieti (link), hanno fatto clamore l’arresto per abusi su giovani sportivi (link), il patteggiamento per la morte di Noemi (link) e la maxi-operazione antidroga nei boschi con spari ai carabinieri (link). La lotta allo spaccio nei boschi è diventata un tema fisso, culminato a dicembre nel bilancio di 11 arresti in un mese (link). Parallelamente, il 2025 è stato l’anno della movida violenta: risse, coltellate, aggressioni. Una piaga continua. L’estate è stata segnata da nuove tragedie sulla Salaria (link), mentre la città e la provincia sono rimaste scosse per la morte del sindaco Daniele Raimondi (link).
E poi la rivolta in carcere (link) e lutti giovani come Simone De Angelis e il 21enne di Leonessa in un incidente sulla strada per L’Aquila (link, link). Tra agosto e settembre, si passa dalla morte di Silvia Mostarda (link) allo scandalo dell’assenteista arrestato in Comune (link), fino al grande successo del Peperoncino (link). E ancora: blitz antidroga in città (link), la riapertura del Castle Rock (link) e il boom del nuovo McDonald’s (link) mentre l’autunno ha portato altre tragedie sulla Salaria (link, link, link), l’agguato al pullman dei tifosi (link) con la morte di Raffaele Marianella. E poi, storie di degrado come le 7 persone che dormivano in un furgone al cimitero (link) e a novembre, ancora drammi misti a buone notizie: un operaio morto in cantiere mentre lavorava in nero (link), la bolletta shock da 22mila euro (link), la rapina in farmacia (link) e l’arrivo di KFC a Rieti (link). Dicembre ha mostrato il volto migliore delle forze dell’ordine, con il salvataggio di un uomo sul viadotto di Leonessa (link), ma anche tensioni sportive come a causa del campo Kobe devastato (link).

Un anno durissimo, pieno di dolore, ma anche di sfide e cambiamenti profondi. E un anno che ha mostrato, ancora una volta, quanto questa città sappia resistere.

Foto: RietiLife ©

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