Un appuntamento da segnare in agenda, di quelli che contano davvero.
Il 2 gennaio 2026, alle 15.25, Rai 3 manderà in onda il docufilm dedicato a Nazareno Strampelli, con la regia di Maurizio Zaccaro. Un omaggio televisivo a una figura enorme della storia italiana, troppo spesso citata di sfuggita e poco raccontata per quello che è stata davvero.
Strampelli non è stato solo un agronomo: è stato un visionario, un uomo che con il lavoro, lo studio e l’intuizione ha cambiato l’agricoltura mondiale, rivoluzionando la selezione genetica del grano e contribuendo in modo decisivo alla sicurezza alimentare di intere nazioni. Roba concreta, altro che chiacchiere.
Il docufilm firmato da Zaccaro promette di restituire spessore umano e scientifico a un personaggio che ha saputo tenere insieme tradizione e futuro, mani nella terra e testa avanti anni luce. Un racconto che intreccia ricerca, sacrificio, ostinazione e risultati tangibili. Come si faceva una volta: studio, lavoro e silenzio. Poi parlavano i fatti.
La scelta di Rai 3 non è casuale: è la rete che più di tutte prova ancora a fare servizio pubblico sul serio, raccontando storie che aiutano a capire chi siamo e da dove veniamo. Perché senza memoria non c’è progresso, e senza esempi come Strampelli il futuro rischia di diventare solo uno slogan vuoto.
Il consiglio è semplice: guardatelo. Non solo per dovere culturale, ma perché fa bene ricordarsi che l’Italia migliore è esistita davvero. E, se smettiamo di dimenticarla, può esistere ancora.
Foto RietiLife ©








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