Leoncini senza freni: “La partita di rugby non si farà allo Scopigno. Mestichelli non conosce il mondo sportivo. Amministrazione fa solo danni”

(di Cristian Cocuccioni) «La partita di rugby non si farà»: è stato categorico, fermo e abbastanza agitato il patron dell’FC Rieti, Marzio Leoncini, nella conferenza stampa di oggi allo stadio Scopigno. Il centro della contesa è la partita di rugby tra Italia XV e Scozia A, in programma allo stadio Scopigno, impianto in gestione alla società amarantoceleste dopo un bando. La gara della palla ovale è prevista per il 6 febbraio, due giorni prima della sfida di campionato tra FC Rieti e Monti Prenestini.

La frattura nasce proprio da qui: il club di Leoncini ha negato l’utilizzo dello stadio, mentre l’assessore allo Sport Chiara Mestichelli, tramite un comunicato ufficiale, ha ribadito che l’incontro internazionale si disputerà regolarmente. Parole che hanno fatto esplodere la rabbia del numero uno amarantoceleste. «Siamo stufi, stanchi e incazzati. Come società siamo incazzati», ha dichiarato senza mezzi termini Leoncini. «L’amministrazione comunale ci sta creando un disagio enorme. Ribadisco, senza voler denigrare nessuno, che quella del 6 febbraio non è la Nazionale maggiore di rugby. Io, tra l’altro, sono sempre stato promotore di eventi sportivi».

Il patron dell’FC Rieti ha poi voluto fare chiarezza sugli investimenti effettuati negli ultimi anni: «Molti non sanno come stanno realmente le cose. In tre anni, partendo dalla Prima Categoria, abbiamo speso un milione e mezzo di euro senza che nessuno ce lo imponesse, più altri 600 mila euro per il Rietello. Abbiamo fatto più di quanto previsto dal bando di gestione dello Scopigno».

Nel mirino di Leoncini finiscono l’assessore Mestichelli, l’intera amministrazione comunale e Maurizio Amadei, delegato regionale della FIR e organizzatore dell’evento. «Amadei non sa il danno che ci sta creando», ha accusato. «E quando l’assessore dice di aver aiutato la famiglia Leoncini, dice cose non vere. Anzi, ci ha creato dei danni, a partire da quando ha concesso lo stadio alla SSA Rieti. Invito l’amministrazione a verificare se quella società ha finito di pagare».

Leoncini entra poi nel merito della questione amministrativa: «Il punto fondamentale è che non riusciamo a firmare la convenzione. Quando Mestichelli afferma che la partita si farà, mi ricorda imposizioni di altri tempi. Le carte vanno lette. Noi abbiamo ricevuto una telefonata e abbiamo detto chiaramente che la partita non si poteva fare. Ho scoperto di un sopralluogo della FIR con l’assessore e mi sono presentato ribadendo il nostro diniego. Tutto ciò che è scritto nel comunicato dell’assessore non è vero».

La preoccupazione principale, ribadita più volte, resta lo stato del manto erboso: «Non vogliamo male al rugby, ma non vogliamo che lo stadio si chiuda. A febbraio fa freddo, l’erba farebbe fatica a crescere e il danno ricadrebbe sull’FC Rieti e su tutti gli sportivi. Il manto dell’Olimpico è a rotoli, il nostro è seminato e curato».

Parole durissime anche sul piano politico e istituzionale: «Non ho mai mischiato la politica, ma questa amministrazione sta sbagliando e ci sta facendo dei danni. Per chi governa contano solo le passerelle, mentre chi investe soldi nello sport a Rieti viene penalizzato. Mestichelli non conosce il mondo sportivo. Lo stadio resterà chiuso, dovranno venire i carabinieri se servirà. Perché la partita di rugby non si farà».

Nessuna apertura al dialogo, almeno per ora: «Non incontrerò la Mestichelli. Sono persone irriconoscenti. Quando dicono che ci aiutano non è vero: siamo noi che abbiamo fatto fare le passerelle a loro». Chiusura amara ma perentoria: «Ci dovrebbero solo osannare e dire grazie. A fine anno tireremo le somme. Questa volta, “non passa lo straniero”».

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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