In data 22 dicembre 2025 è giunta notizia che Il Comitato Europeo dei diritti sociali ha accertato la violazione dell’Italia di alcuni articoli della Carta Sociale Europea per l’eccessivo ricorso al precariato per l’assegnazione di cattedre su posti di sostegno e dell’eccessiva percentuale di docenti non specializzati, condizioni queste che compromettono il diritto degli alunni con disabilità a un’istruzione realmente inclusiva. La decisione evidenzia come oltre 100.000 posti di sostegno continuino a essere coperti annualmente con contratti a termine su posti in deroga, mentre due docenti su tre non dispongono della necessaria specializzazione.
La nostra provincia, dichiara il segretario dello SNAL-CONFSAL Luciano Isceri, non si discosta dal dato nazionale che appare estremamente penalizzante. Anche in questo anno scolastico- prosegue Isceri- il ricorso a docenti precari ha segnato numeri imbarazzanti; sono stati assegnati dai bollettini delle supplenze circa 575 posti di cui 89 scuola infanzia,173 scuola primaria,157 scuola media di I° gr. e 156 scuola sec. di II°gr.
Una situazione questa che ostacola la continuità didattica e mina la qualità del servizio educativo.
Per noi dello SNALS il Parlamento deve intervenire con la massima sollecitudine assumendosi la responsabilità di trasformare i posti in deroga in organico stabile e avviare un piano straordinario di assunzioni e di formazione specialistica non essendo più accettabile che il diritto allo studio degli alunni con disabilità sia subordinato a un sistema fondato sulla precarietà strutturale. “Servono interventi immediati e non più rinviabili”.
Lo Snals ribadisce la necessità di garantire stabilità, continuità e qualità nel sostegno, in coerenza con gli standard europei.








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