Nota del Comune di Torricella in Sabina
In relazione alle polemiche e alle ricostruzioni emerse nelle ultime ore, e alla luce della grave campagna di disinformazione in atto, l’Amministrazione Comunale di Torricella in Sabina ritiene doveroso fare chiarezza, ripercorrendo in modo ordinato e veritiero i fatti che hanno condotto al provvedimento di decadenza della farmacia rurale, al fine di restituire ai cittadini un quadro completo fondato su atti, sentenze, fatti e responsabilità precise.
Nel dicembre 2014 il titolare della farmacia presentò una richiesta di trasferimento dell’attività dal capoluogo comunale al km 63,9 della Salaria Nuova, motivandola esplicitamente con ragioni economiche. Nel marzo 2015, il Consiglio Comunale, all’unanimità, compì una scelta politica chiara e consapevole: la farmacia rurale doveva rimanere nel nucleo abitato del capoluogo, sede degli uffici e dei servizi pubblici, garantendo accessibilità e fruibilità soprattutto alla popolazione anziana.
Quella decisione non è mai stata revocata né smentita dalla normativa vigente. Chi sostiene il contrario afferma il falso.
Nel corso di oltre dieci anni, il titolare della farmacia – e non l’Amministrazione – ha promosso una lunga vicenda giudiziaria, con quattro ricorsi tutti respinti dalla magistratura amministrativa, che ha sempre confermato la legittimità degli atti comunali. Nonostante ciò, l’attività è proseguita in una sede autorizzata esclusivamente come temporanea, in aperta inosservanza dei provvedimenti e delle sentenze.
La normativa è inequivocabile: l’esercizio dell’attività farmaceutica in una sede non autorizzata comporta automaticamente la decadenza dalla titolarità, senza alcun margine di discrezionalità per l’Amministrazione. La farmacia avrebbe dovuto operare nel capoluogo comunale, in via Santa Maria n. 3, ma il titolare ha continuato ad esercitare sulla Salaria.
Non è vero neppure che mancassero locali disponibili: già nel 2016 era stata proposta la vecchia sede comunale e, nella scorsa primavera, il titolare aveva visionato un immobile nel capoluogo manifestando l’intenzione di prenderlo in locazione, intenzione mai concretizzata.
Appare quindi singolare che solo ora, a decadenza avvenuta, si invochi un confronto trasparente. Un simile comportamento, se generalizzato, porterebbe alla desertificazione dei borghi, con lo spostamento dei servizi essenziali sulle arterie principali per meri motivi economici.
È necessario ristabilire una verità fondamentale: il servizio farmaceutico è stato sottratto al capoluogo dal farmacista stesso, non dall’Amministrazione.
«Voglio ricordare che l’Amministrazione che guido – sottolinea il sindaco Floriana Broccoletti – ha iniziato la campagna elettorale il 3 maggio 2024 affrontando i temi delle aree interne, mentre l’opposizione ha concentrato quasi esclusivamente la propria azione sulla questione farmacia».
«In tutti questi anni – conclude il Sindaco – abbiamo operato per tutelare l’interesse generale nel rispetto della legge. La legalità non è mai contro qualcuno, ma a tutela di ciascuno, anche di chi non la riconosce o non la condivide».
Foto: RietiLife ©








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