PD all’attacco di Sinibaldi: “Crisi mascherata e maggioranza senza progetto”

«Ho ascoltato con attenzione l’intervista del sindaco Sinibaldi – dichiara il segretario provinciale dem Andrea Di Giacobbe – Ha provato, non riuscendoci, a minimizzare la crisi politica del governo della città, che dura ormai da un anno: una maggioranza sorretta non più da un progetto, ma dalle poltrone e, diciamolo con chiarezza, da due consiglieri – Angelucci ed Evangelista – eletti nel centrosinistra. Perché la lezione che il sindaco ci impartisce sulla coerenza in politica vale solo per i consiglieri che escono dalla maggioranza e non per quelli che, folgorati sulla via di Damasco, vi entrano.

 

La cosa a mio avviso più grave è che ha descritto una città che non c’è: una città dove lo sviluppo è fermo, mancano posti di lavoro e i giovani fanno fatica anche solo a ipotizzare un futuro, a meno che – cito le sue parole – non abbiano la pazienza di aspettare quindici anni e rimanere giovani».

 

 

 

«Sinibaldi parla di coerenza e lealtà rispetto ai programmi politici sottoscritti – continua il gruppo consiliare del PD – e allora, in virtù di questo, chiediamo le dimissioni di Alessio Angelucci dal ruolo di vicepresidente del Consiglio, incarico che lo Statuto riconosce alla minoranza e per il quale è stato eletto dal centrosinistra. Se Angelucci è ormai organico al progetto del centrodestra, il sindaco e la sua maggioranza non avranno problemi a rielegerlo al posto del dimissionario Fagiani, dando a noi la possibilità di nominare un rappresentante della minoranza, come previsto dal regolamento, per garantire rigore e trasparenza dopo questi ultimi mesi di grandi frizioni istituzionali all’interno del Consiglio».

 

 

 

«Non solo – prosegue il Gruppo –. Dopo il caos di Forza Italia, anche la Lega in queste ultime ore sembra mandare un messaggio chiaro al sindaco, lamentando la poca condivisione delle scelte e bocciando – fra le altre cose – il piano parcheggi (e l’assessore Rositani). Resta da chiedersi quindi se esista davvero questa maggioranza che hanno votato i cittadini o se sia necessaria una verifica in Consiglio comunale, tenuto insieme da equilibri che racconta ormai solo il sindaco».

Foto RietiLife ©

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