La Fiamma Olimpica illumina Rieti: emozione e partecipazione lungo il percorso cittadino

Rieti si è fermata, nel pomeriggio dell’8 dicembre 2025, per accogliere la Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026. Una tappa attesa, celebrata e vissuta come un grande abbraccio collettivo: alle 15:40 in punto il simbolo dei Giochi è entrato in città, trasformando le vie del centro in un corridoio di entusiasmo e orgoglio.

Fin dal primo pomeriggio l’atmosfera era chiara: Rieti voleva farsi trovare pronta. Tra transenne, misure di sicurezza, famiglie assiepate lungo il percorso e tanti giovani sportivi con le felpe delle società locali, il passaggio della Fiamma si è trasformato in una festa popolare. Le limitazioni al traffico – in vigore dalle 12 alle 19 tra Viale Morroni, Via dei Mirti e Piazza Cavour – non hanno frenato la partecipazione: la città si è adattata senza fiatare, pur di esserci.

La tappa reatina, inserita nel lungo tragitto Montefiascone – Orvieto – Narni – Rieti – Terni, fa parte del viaggio nazionale che porterà il braciere olimpico a Milano nel febbraio 2026 dopo 12.000 km e 63 giorni. Un cammino che tocca decine di comunità e che, oggi, ha fatto tappa in una città che lo sport lo respira da decenni.

Non è un caso che Rieti sia stata scelta. L’atletica, qui, è quasi un’identità culturale. E il 2026 sarà un anno chiave: tra sette mesi la città ospiterà i Campionati Europei Under 18 di Atletica Leggera. Il passaggio della Fiamma è stato il miglior antipasto possibile: un segnale di riconoscimento nazionale verso un territorio che negli anni ha saputo crescere e farsi trovare pronto.

A portare la Fiamma per le vie della città sono stati tredici tedofori, espressione della comunità sportiva e civile reatina:
Francesco Adornetto, Matteo Bartolini, Olivia Baruchello, Vito Fabrizio Campagna, Claudio Cecchetelli, Mario Chiovelli, Maria Elena De Silvi, Matteo Ferri, Francesco Massari, Romolo Pelliccia, Adriano Petrongari, Gabriele Picchi e Luciano Tenaglia.

Volti diversi, storie diverse, un’unica responsabilità: rappresentare Rieti davanti ai simboli olimpici. E lo hanno fatto con passo sicuro, sorriso largo e tanta emozione.

Il Vicesindaco e Assessore allo Sport e Turismo, Chiara Mestichelli, ha sottolineato il valore del momento:
«Oggi Rieti ha dato prova della sua identità sportiva. Accogliere la Fiamma è un gesto simbolico che ci ricorda dove siamo arrivati e dove vogliamo andare. I nostri tedofori hanno rappresentato al meglio la città e la nostra comunità ha risposto con calore. È un invito a continuare sul percorso di crescita che stiamo costruendo».

Sulla stessa linea Riccardo Guerci, coordinatore delle attività del CONI: «Il passaggio della Fiamma arriva in un momento in cui Rieti è protagonista di eventi di grande rilievo. L’organizzazione è stata impeccabile, frutto della collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e volontari. Una città unita è capace di trasformare un evento sportivo in un momento di memoria collettiva».

Tra applausi, telefonini alzati per immortalare l’istante e bambini che correvano accanto ai tedofori, Rieti ha mostrato ancora una volta il meglio di sé: una comunità che sa partecipare, sostenere e riconoscersi nei valori dello sport. Il passaggio della Fiamma Olimpica non è stato solo un evento: è stato un messaggio chiaro. La città guarda al futuro con la solidità di una tradizione sportiva che non si è mai spenta. E da oggi, quel futuro ha una scintilla in più.

Foto: RietiLife ©

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