Domenica 30 novembre il Cinema Moderno di Rieti ha ospitato la Premiazione di fine anno della Studentesca Rieti “Andrea Milardi”. Celebrata una stagione che difficilmente avrà eguali. Dopo la festa storica della domenica precedente dedicata ai 50 anni della società, la Studentesca ha regalato un’altra giornata emozionante.
(da lazio.fidal.it) Così, giù le luci come per la proiezione di un film – quello della stagione, appunto – e la sala ha salutato istituzioni, tecnici, giudici, genitori e soprattutto loro: gli atleti, grandi e piccoli, cuore pulsante di un 2025 che ha riscritto numeri e ambizioni del club. Dopo i saluti iniziali, il filmato che ha ripercorso l’anno ha scatenato un primo applauso fragoroso. Poi, via con le premiazioni. Le scuole protagoniste del progetto “Grazie Scuola – Fondazione Varrone”, Minervini e Marconi, sono salite sul palco tra sorrisi e orgoglio. A seguire, un meritato riconoscimento per i ragazzi di Atletica Sport e Terapia, applauditi da tutta la sala. La mascotte di Rieti 2026, Sabina, dando l’appuntamento agli Europei di Rieti dal 16 al 19 luglio, ha guidato la premiazione della Scuola di Atletica: Esordienti dal 2014 al 2021, un fiume di piccoli atleti che ha riempito il palco come solo le nuove generazioni sanno fare. Energia pura. A guidare la premiazione, il presidente Giovanni Esposito e il dt Alberto Milardi con tutta la famiglia, la mamma Cecilia Molinari e le sorelle Vittoria e Chiara Milardi.
E allora, quanto è stata grande questa stagione? Basta guardare i numeri per capirlo: una vera macchina da medaglie, capace di macinare risultati come poche realtà in Italia. Sessantuno podi ai Campionati Italiani — ventitré ori, ventuno argenti e diciassette bronzi — che da soli basterebbero a descrivere un anno fuori scala. E invece no, perché a questi si sommano due scudetti indoor maschile e femminile, quattro scudetti su pista tra Allievi, Under23 e Multiple Allieve, due SuperCoppe FIDAL, la Coppa dei Campioni Dna e il Club Challenge Under23 maschile. E poi ci sono i 43 primati sociali, le 23 presenze in nazionale, gli 8 record italiani e ben 3 Campionati Italiani organizzati in casa, a testimoniare una città e una società sportive che non solo vincono, ma sanno anche accogliere e costruire. Rieti ha risposto ancora una volta come sa fare: con forza, con orgoglio e con quella passione che continua a farla brillare, anno dopo anno.
Sul palco sono poi saliti i medagliati ai Campionati Italiani, gli argenti e i bronzi, fino al Premio “Enzo Brunelli” per l’Atleta Emergente, assegnato quest’anno a Matteo Varga, autore di un 2025 da prodigio.
Il momento più atteso? La proclamazione degli Atleti dell’anno: Diego Mancini e Damiano Dentato, tra medaglie nazionali, internazionali e primati straordinari. Il Premio “Antonello Bonafaccia” è andato a Valerio Ciaramella. Assegnato il Premio GGG “Luciana Vecchi” e celebrato l’impegno di Yahya Boudouma e Nassir Hasnaoui, due esempi di dedizione e passione vera a sostegno della Studentesca. Spazio, ovviamente, anche ai Campioni d’Italia: Allievi, Under23 maschile e femminile, e agli azzurri reduci dall’Europeo con i due vicecampioni continentali, Damiano Dentato e Benedetta Benedetti. Una parata d’onore che ha ricordato a tutti quanto la Studentesca sia ormai un riferimento nazionale. E quando sullo schermo è comparsa l’immagine del Campione del mondo Mattia Furlani, il Cinema Moderno si è alzato in piedi in un’unica, spontanea standing ovation. Uno di quei momenti che spiegano in trenta secondi cosa sia davvero lo sport, l’atletica. A chiudere, sul palco sono salite le squadre Ragazzi e Cadetti (annate 2010–2013) e poi i tecnici, la spina dorsale silenziosa del club. Una premiazione impeccabile, emozionante, piena di orgoglio. Rieti ha festeggiato i suoi atleti come si meritano. E ora, senza perdere tempo, lo sguardo è già puntato al 2026.
La dichiarazione di Fabio Martelli, presidente FIDAL Lazio: “Serate come questa ti ricordano perché l’atletica, a Rieti, non è semplicemente uno sport: è un patrimonio. La Studentesca ha dimostrato ancora una volta cosa succede quando competenza, passione e radici profonde si incontrano. I risultati del 2025 parlano da soli, ma quello che colpisce davvero è la capacità di questa società di creare comunità, di far crescere i giovani, di coinvolgere scuole, famiglie e territorio. È un modello che nel Lazio fa scuola e che, ve lo dico senza giri di parole, rappresenta un orgoglio per tutta la nostra regione. Guardare questi ragazzi, dai più piccoli agli atleti di caratura internazionale, significa vedere il futuro dell’atletica italiana. Li aspetta un 2026 pieno di sfide e sono certo che Rieti, ancora una volta, sarà protagonista. Complimenti sinceri a tutti: dirigenti, tecnici, volontari e soprattutto agli atleti, che ci ricordano ogni giorno la forza dei valori sportivi”.
Foto: Studentesca ©








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