(r.l.) A volte le storie più forti accadono quando nessuno le vede. È successo ieri sera, sulla SS 521 per Leonessa, in un tratto isolato dove di solito passano solo fari e silenzi: il viadotto di Forca melone alle porte del paese. Tre agenti della Polizia Stradale di Rieti, fuori servizio, stavano rientrando quando hanno notato un giovane camminare sulla banchina, pochi metri dal vuoto del cavalcavia. Un passo incerto, qualcosa che non tornava. Tanto è bastato per farli fermare.
Quando si sono qualificati, quell’uomo romano – poco più che 50enne – è crollato. Le lacrime, il panico, e una frase ripetuta come un nodo alla gola: «Voglio morire». In quei momenti non ci sono protocolli, solo istinto e umanità. Gli agenti si sono avvicinati con calma, gli hanno parlato, lo hanno tenuto ancorato alla realtà, convincendolo che no, non era finita lì. Che valeva la pena restare.
Mentre lo rassicuravano, hanno chiamato i soccorsi. Poco dopo il 118 è arrivato sul posto e ha accompagnato il giovane all’ospedale di Rieti per gli accertamenti necessari. Una vita salvata in una sera qualunque. Nessun clamore, nessun eroismo dichiarato. Solo tre persone che hanno fatto la cosa giusta nel momento in cui contava davvero.
E a volte, sì, è proprio il caso di dirlo: ci sono angeli che non hanno ali, ma una divisa.
Foto: RietiLife ©








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