(di Valentina Fabri) Torna La Rana nel Pozzo, l’appuntamento del giovedì di RietiLifeTV che ormai è diventato una sorta di termometro politico cittadino. Alla conduzione, come sempre, il direttore Emiliano Grillotti; ospite della nuova puntata, un volto noto ai reatini: Marzio Leoncini. Imprenditore e patron del calcio cittadino, ma soprattutto osservatore – molto più attivo di quanto non sembri – della politica locale, nonché ex assessore in quota FI con Cicchetti ed Emili.
Il capitolo politico si apre subito, senza preamboli. In città, negli ultimi giorni, il caos nelle stanze del potere è rimbalzato ovunque, dai bar alle chat, e Leoncini non si sottrae. Tra i fondatori di Forza Italia a livello locale, non nega che il suo nome sia circolato come possibile regista di una crisi interna. Ma la smentita arriva secca: «Il mio ruolo oggi è quello di spettatore», afferma, rivendicando trasparenza e respingendo le voci che lo immaginano al timone di un eventuale “campo largo”. Poi l’affondo: «La città ha bisogno di coesione. Il centrodestra può tornare a vincere, ma solo se tutti fanno un passo indietro. Il sindaco è giovane: con i giusti adeguamenti e consigli avrà un percorso brillante».
Leoncini non nega di aver interloquito con l’ormai ex coordinatore FI, Emanuele Fagiani, per ridare smalto al partito azzurro in città. Il momento della celeberrima telefonata nel Pozzo aggiunge pepe alla puntata: ‘in linea’ c’è Antonio Tajani. Leoncini risponde “presente” a una chiamata politica che sa di riorganizzazione profonda. «Serve una riunione con i vertici nazionali per ricostruire un movimento e una classe dirigente», dice. «Come nel calcio, occorre un mix di esperienza e gioventù». Un paragone che è il suo marchio di fabbrica.
Non mancano riferimenti agli alleati: «Se un errore c’è in partiti come Fratelli d’Italia, è la tentazione di agire da solisti. Serve una squadra». E, da imprenditore, arriva anche un giudizio sull’amministrazione: apprezzamenti per i cantieri, ma senza sconti sugli errori storici, primo fra tutti l’ex area industriale, «una ferita aperta da quarant’anni».
Stesso discorso per la Salaria, «una mulattiera che merita un impegno comune». La fotografia che offre è severa: «Negli ultimi 25 anni abbiamo perso oltre 11 mila posti di lavoro. È un impoverimento senza precedenti di cui non ci si preoccupa». E sulla sicurezza lancia l’allarme: «Le persone hanno paura di uscire. Le istituzioni devono intervenire, senza bandiere». Alla domanda diretta del direttore sulla possibile candidatura a sindaco, Leoncini si sfila: «Preferisco l’azione e i fatti. Il sindaco fa un altro mestiere».
Spazio infine al calcio, con l’annuncio dei nuovi innesti dell’FC Rieti: rinforzi attesi, che dovrebbero dare sostanza già dalle prossime partite. La puntata è disponibile in replica sul canale 210 e on demand sulla web tv di RietiLife.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©








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