“Sicurezza in gara… e nella vita: dalla Rieti–Terminillo alle strade di tutti i giorni”: incontro con gli studenti dell’IIS Elena Principessa di Napoli | FOTO

Foto: Massimo RENZI – ACI ©

Si è svolto nella giornata del 19 Novembre, presso la Chiesa di San Domenico, l’incontro formativo “Sicurezza in gara… e nella vita: dalla Rieti–Terminillo alle strade di tutti i giorni”, promosso dall’Automobile Club Rieti e rivolto agli studenti degli istituti superiori cittadini.

L’iniziativa rientra nell’ambito della 60ª edizione della Rieti–Terminillo, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’importanza della sicurezza stradale, del rispetto delle regole e dei comportamenti responsabili, sia nelle competizioni automobilistiche sia nella vita quotidiana.

L’apertura dei lavori ha visto l’intervento di S.E. Dott.ssa Pinuccia Niglio, Prefetto di Rieti, che ha posto l’attenzione sul tema della sicurezza stradale, un tema purtroppo molto sentito nella nostra Provincia.

A seguire l’intervento dell’Avv. Alessandro De Sanctis, Presidente dell’A.C. Rieti e del Dr. Riccardo Alemanno, Direttore dell’A.C.Rieti.

Nel corso dell’incontro, il Presidente dell’Automobile Club Rieti e il Direttore hanno posto particolare attenzione al tema della sicurezza stradale, sottolineando come rappresenti oggi una delle priorità assolute dell’ente, soprattutto in riferimento alle nuove generazioni.

Il Presidente De Sanctis ha evidenziato come “l’educazione alla sicurezza non sia un concetto astratto, ma un insieme di comportamenti concreti che ogni giorno possono salvare vite. Parlare ai giovani significa investire sul futuro, responsabilizzando chi domani sarà alla guida”.

Il Direttore Alemanno ha aggiunto che “l’esperienza sportiva, come la Rieti–Terminillo, ci offre un laboratorio straordinario per mostrare quanto il rispetto delle regole, la preparazione tecnica e la consapevolezza dei rischi siano fondamentali. I ragazzi possono comprendere, attraverso l’esempio dei piloti e degli addetti ai lavori, come attenzione e prudenza siano valori imprescindibili, sia in gara che sulle strade di tutti”.

Entrambi hanno ribadito l’impegno dell’Automobile Club Rieti nel promuovere iniziative dedicate alla formazione dei più giovani, mettendo in campo strumenti, competenze e testimonianze reali per contribuire a costruire una nuova cultura della mobilità sicura.

A seguire è intervenuto il Prof. Alessio Valloni dell’IIS Elena Principessa di Savoia indirizzo Liceo delle Scienze Umane, che ha proposto una riflessione sul valore culturale e identitario degli eventi sportivi nel territorio reatino. Il docente ha sottolineato come la conoscenza antropologica del territorio passi anche attraverso manifestazioni radicate nella storia locale, come la Rieti–Terminillo, capaci di raccontare il rapporto tra comunità, sport e paesaggio.
Il professore ha evidenziato come la gara non rappresenti soltanto una competizione automobilistica, ma un momento di aggregazione che rafforza il senso di appartenenza e contribuisce a custodire memoria, tradizioni e dinamiche sociali del territorio.

La Prof.ssa Alessandra Giacobbi, dell’indirizzo Liceo Artistico dell’IIS Elena Principessa di Savoia, ha invece posto l’attenzione sull’importanza della collaborazione tra scuola, istituzioni e realtà sportive per lo sviluppo del brand “Rieti–Terminillo”.
Ha sottolineato come i percorsi artistici e progettuali realizzati dagli studenti possano diventare strumenti concreti di valorizzazione dell’immagine dell’evento, contribuendo a renderlo riconoscibile, moderno e maggiormente attrattivo.
Un impegno condiviso che unisce creatività, competenze e senso civico, offrendo ai giovani l’opportunità di partecipare attivamente alla crescita culturale e comunicativa del territorio.

Daniele Rossi, vice presidente AC RIETI e responsabile dell’allestimento del percorso, ha offerto agli studenti una panoramica approfondita sul complesso lavoro di preparazione della Rieti–Terminillo.
Nel suo intervento ha illustrato le fasi operative che precedono una gara in salita, spiegando come vengano individuate e gestite le zone a rischio, l’organizzazione delle aree di sicurezza e il coordinamento con commissari, tecnici e forze dell’ordine.

Rossi ha inoltre condiviso la sua esperienza maturata nelle principali gare del CIVM – Campionato Italiano Velocità Montagna, raccontando episodi significativi della sua lunga attività sul campo.
Ha evidenziato come la sicurezza non sia mai un dettaglio secondario, ma il risultato di un lavoro di squadra minuzioso, fatto di controlli, competenze tecniche e decisioni tempestive.
Un racconto concreto e coinvolgente che ha permesso ai ragazzi di comprendere quanto sia delicato e fondamentale il ruolo di chi cura la sicurezza del percorso, sia nelle competizioni sportive sia, per analogia, nella quotidianità.

A seguire è intervenuta Celeste Scappa, pilota , che ha condiviso con gli studenti la propria esperienza professionale, soffermandosi in particolare sul valore e sulle sfide dell’essere una donna pilota in un ambiente tradizionalmente maschile.
Il suo racconto ha mostrato come passione, determinazione e preparazione tecnica possano aprire la strada a risultati importanti, diventando un esempio di motivazione per i giovani presenti.

Scappa ha poi illustrato nel dettaglio i principali sistemi di sicurezza che proteggono i piloti durante le competizioni: dal casco ai dispositivi di ritenuta, dal sistema HANS alle cinture a più punti, fino alla struttura di protezione dell’abitacolo.
Ha spiegato come ogni gara richieda un controllo rigoroso di tutti i componenti di sicurezza e come la disciplina e l’attenzione alle procedure possano fare la differenza in caso di imprevisto.

Il suo contributo ha offerto agli studenti uno sguardo diretto sul mondo delle corse, evidenziando quanto la tecnologia, la preparazione e il rispetto delle regole siano strumenti essenziali per affrontare la competizione in modo consapevole e responsabile.

Toccante e particolarmente significativo è stato l’intervento di Gabriella Saracino, Presidente dell’Associazione G.A.I.A – Von Freymann Saracino e madre di una delle vittime del tragico incidente avvenuto a Corso Francia nella notte tra il 21 e il 22 dicembre del 2019.
La sua testimonianza ha rappresentato uno dei momenti più intensi dell’intera mattinata, portando all’attenzione degli studenti le conseguenze reali e profonde che comportamenti imprudenti alla guida possono provocare.

Saracino ha condiviso con grande sensibilità il proprio vissuto personale, sottolineando come la perdita di una vita giovane lasci un segno indelebile non solo nelle famiglie coinvolte, ma in tutta la comunità.
Attraverso il racconto e la visione di un estratto del docufilm dedicato all’incidente, ha invitato i ragazzi a riflettere sul valore del rispetto delle regole, sull’importanza della prudenza e sulla responsabilità individuale quando si è alla guida.

Il suo messaggio, carico di umanità e coraggio, ha contribuito a rendere ancora più evidente il significato profondo dell’incontro: la sicurezza stradale non è un tema astratto, ma una scelta quotidiana che può salvare vite.

L’intervento di Abramo Francesconi, Formatore ACI, ha avuto un forte valore educativo e concreto. Francesconi ha illustrato ai ragazzi i principali fattori di rischio che incidono sulla sicurezza alla guida, spiegando come anche un singolo comportamento scorretto possa trasformarsi in una situazione di grave pericolo.

Il formatore ha affrontato il tema dell’uso del cellulare, oggi tra le prime cause di distrazione e di incidentalità, mostrando come pochi secondi di disattenzione possano avere conseguenze irreversibili. Ha inoltre analizzato i fattori esterni (condizioni meteo, traffico, visibilità, stress ambientale) e i fattori interni (stanchezza, scarsa concentrazione, emozioni, eccesso di fiducia) che influenzano direttamente la capacità di guida.

Particolare attenzione è stata dedicata ai rischi legati all’uso di alcol e droghe, sostanze che alterano riflessi, percezione e tempi di reazione. Francesconi ha evidenziato come queste scelte mettano in pericolo non solo la vita del guidatore, ma anche quella di chiunque si trovi sulla strada.

Un intervento chiaro, diretto e formativo, che ha aiutato gli studenti a comprendere come la sicurezza dipenda in modo determinante dalla responsabilità personale e da abitudini corrette.

Gli studenti hanno poi avuto l’opportunità di partecipare a un momento altamente formativo attraverso due strumenti messi a disposizione dall’Automobile Club:

Simulatore sperimentale immersivo ACI
Un’esperienza coinvolgente che permette di vivere situazioni di guida ad alto realismo, simulando condizioni critiche e imprevisti, utile a sviluppare consapevolezza e capacità di reazione in totale sicurezza.

Simulatore di guida ACI Ready2Go
Un dispositivo concepito per la formazione dei giovani conducenti, con scenari dedicati alla guida responsabile. Ha permesso agli studenti di sperimentare virtualmente situazioni di traffico, frenate di emergenza e regole di comportamento su strada.

Entrambe le attività hanno riscosso grande interesse e hanno contribuito a rendere ancora più concreto il messaggio centrale dell’incontro: la sicurezza stradale si impara anche attraverso l’esperienza diretta, grazie a tecnologie che aiutano a comprendere dinamiche di rischio e corrette tecniche di guida.

Un ringraziamento speciale a Guido Giuli del Rieti Racing Club e a Giuseppe Tosti della Tosti Confezioni, per la preziosa collaborazione e il contributo offerto alla riuscita dell’evento.

Al termine dell’evento, gli studenti hanno potuto visitare l’esposizione esterna di veicoli storici, curata proprio dal Rieti Racing Club, che ha portato in mostra alcuni esemplari legati alla tradizione motoristica del territorio.

Un momento particolarmente apprezzato dai ragazzi, che hanno potuto avvicinarsi da vicino a auto simbolo della cultura sportiva locale, comprendendo come la storia delle competizioni automobilistiche faccia parte dell’identità e del patrimonio della comunità reatina.

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