C’è chi esce dall’ospedale in silenzio, e chi invece sente il bisogno di restituire qualcosa. È il caso di un lettore che ha voluto raccontare la propria esperienza all’ospedale de Lellis di Rieti, dopo oltre venti giorni di ricovero nel reparto di Malattie Infettive.
Un periodo tutt’altro che semplice, segnato dalla paura e dall’immobilità forzata. Eppure, nella sua testimonianza non c’è spazio per lamentele o amarezza: c’è gratitudine.
«Sono stato ricoverato per più di venti giorni, ero allettato e spaventato. Vorrei segnalare la professionalità, l’umanità e la disponibilità di tutto il personale del reparto Malattie Infettive. Sempre con il sorriso, sempre disponibili, sempre con una parola di conforto. Un grazie a tutti. I dottori Sadighi e Faraglia mi hanno salvato la vita», racconta.
Parole che, in tempi in cui si è spesso pronti a criticare, ricordano quanto il lavoro silenzioso dei reparti ospedalieri continui a fare la differenza nella vita delle persone. Una testimonianza semplice, sincera, e proprio per questo preziosa.








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