Il Consiglio provinciale di stamattina ha visto un acceso confronto sul piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno 2026/2027, con le opposizioni che hanno sollevato forti critiche verso la gestione della presidente della Provincia, Roberta Cuneo.
In un comunicato i consiglieri Gabriele Bizzoca, Alessandro Spaziani e Simone Salini hanno denunciato quanto definiscono “l’ennesimo episodio surreale di questa legislatura”: “Qualche giorno fa era stata annunciata all’ordine del giorno la discussione di un ‘regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle Istituzioni scolastiche’, senza recapitare ai Consiglieri alcuna informazione su di esso. Come opposizione abbiamo chiesto e ottenuto di convocare almeno una Commissione per avere il tempo di confrontarci sul tema prima del Consiglio, dunque ieri pomeriggio siamo venuti finalmente a conoscenza delle questioni sul tavolo. Tra queste, la più spinosa è senz’altro la richiesta dell’Istituto ‘Lorenzo Rocci’ di Passo Corese di aggiungere un Liceo delle scienze umane tra i suoi indirizzi di studio, cosa che rischia di penalizzare in termini di iscritti il vicino Istituto ‘Gregorio da Catino’ di Poggio Mirteto, che già propone quel corso. La vicenda meriterebbe quantomeno un approfondimento, un tentativo di mediazione tra le esigenze delle due scuole: ecco perché stamattina in Consiglio abbiamo chiesto di rinviarne la discussione, anziché prendere semplicemente atto della richiesta e trasmettere gli atti alla Regione Lazio per la decisione finale.”
Secondo i tre consiglieri, la presidente Cuneo avrebbe ignorato le richieste dell’opposizione e dello stesso Osservatorio scolastico provinciale, “nonostante diversi componenti – che riuniscono dirigenti scolastici, sindacati e membri degli enti locali – appena due giorni prima avessero chiesto una riflessione supplementare”.
“Ormai è evidente che anche sul tema scuole, delicatissimo e assai impattante sulla vita dei cittadini, questa amministrazione provinciale non ha la minima volontà di ascoltare i territori né gli stessi addetti ai lavori. Un atteggiamento di chiusura che condanniamo fermamente e che continuerà a creare, come già avvenuto in passato, focolai di malcontento e discredito nei confronti dell’Ente.”
La discussione di oggi ha così confermato le tensioni tra maggioranza e opposizione sulla gestione del piano di dimensionamento, con le scuole del territorio al centro di un confronto che promette ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.








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