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Al termine di una complessa attività d’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Cantalice, è stato smascherato un articolato sistema di truffe ai danni di diverse compagnie assicurative. L’indagine, avviata nel 2021 e conclusasi nei giorni scorsi, ha portato alla denuncia in stato di libertà di 17 persone, residenti tra le province di Rieti, Roma e Salerno, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa, danneggiamento fraudolento dei beni assicurati, mutilazione fraudolenta della propria persona, falsità ideologica e sostituzione di persona.
Secondo quanto accertato, il gruppo agiva attraverso una rete di professionisti e intermediari compiacenti che, simulando incidenti mai avvenuti o gonfiando sinistri reali, riuscivano a ottenere indebiti risarcimenti. Il sistema prevedeva la produzione di documenti falsificati, tra cui referti medici, fatture di carrozzerie e certificazioni gonfiate. Ogni partecipante aveva un ruolo specifico: dal titolare dell’agenzia di infortunistica che gestiva la burocrazia, al medico che attestava lesioni inesistenti, fino al carrozziere che dichiarava riparazioni mai eseguite.
L’inchiesta è partita dall’analisi di sei sinistri sospetti nella provincia di Rieti, risultati in parte inventati. L’approfondimento investigativo ha permesso di ricostruire 26 falsi incidenti per un danno stimato di circa 200.000 euro a carico delle compagnie assicurative.
L’operazione dei Carabinieri di Cantalice conferma l’impegno costante dell’Arma nel contrasto alle truffe assicurative, un fenomeno che genera ingenti perdite economiche e alimenta un sistema illecito basato su falsi referti, complicità professionali e frodi organizzate.
