Foto: Emiliano GRILLOTTI ©
(ch.di.) Villa Reatina può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dopo attese e rinvii, è arrivato il momento della demolizione e ricostruzione della scuola primaria “Ettore Majorana” e della sua palestra, chiusa dal sisma del 2016 e ormai in stato di abbandono. Questa mattina, nel quartiere, il sindaco Daniele Sinibaldi e l’assessore ai Lavori pubblici Claudia Chiarinelli insieme all’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Manuela Rinaldi, hanno effettuato un sopralluogo nell’area insieme ai tecnici comunali, confermando l’avvio concreto dei lavori. A gennaio la fine della demolizione e a fine 2027 la fine dei lavori attesi.
L’intervento, dal valore complessivo di oltre 8 milioni di euro, rappresenta uno dei progetti più attesi della città. “Una scuola moderna con una palestra in linea con i tempi, che finalmente torneranno a disposizione del quartiere” dice l’assessore Chiarinelli; gli fa eco il sindaco che vede nella Majorana “la scuola più moderna della città, che finalmente, insieme a tutti gli altri interventi, renderà Villa Reatina davvero un quartiere di servizi come era stato pensato, residenziale”. L’assessore Rinaldi conferma tempi e fondi: “Sostenibilità, inclusività: sarà una scuola avveniristica”.
Il percorso è stato lungo e complesso. La gara risale al 2019, l’aggiudicazione al 2020, il progetto di fattibilità al 2021 e l’approvazione definitiva al 2022. Solo nel 2023 sono arrivati gli ultimi via libera e, dopo la firma del contratto, il cantiere è stato consegnato la scorsa estate. Ora la macchina è partita davvero: 900 giorni per restituire a Villa Reatina una scuola moderna e sicura.
Il progetto, firmato dal Gruppo Marche, prevede un edificio di 3.780 metri quadrati a due livelli, con 21 aule, mensa, biblioteca, laboratori e una palestra regolamentare per la pallavolo con 82 posti a sedere. La struttura, realizzata in calcestruzzo armato di Classe d’Uso IV, potrà essere utilizzata anche come punto strategico di Protezione civile in caso di emergenze. Sul fronte energetico, sarà un edificio a consumo quasi zero (NZEB), alimentato da fonti rinnovabili e progettato secondo i Criteri Ambientali Minimi.
Un passo importante per la rinascita del quartiere e per tutta la città, che da troppo tempo attendeva di rivedere una gru in azione davanti alla vecchia Majorana. La ricostruzione, stavolta, è davvero cominciata.









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