“La morte dell’operaio di 41 anni, avvenuta a Cantalice giorni fa, pur non causata da trauma o incidente, ha portato alla luce una pratica ancora troppo diffusa, quella delle irregolarità. Non a caso dalle indagini è da subito emersa la mancanza sia di una regolare assunzione del lavoratore sia del mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana.
“Che il lavoro sia insicuro e sempre più a rischio – dice Paolucci – lo conferma anche il tragico crollo della Torre dei Conti a Roma e i cinque morti registrati da nord a sud dell’Italia il tre novembre. Scendendo poi nei confini provinciali allarmano e non poco le 839 denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail da gennaio a settembre di quest’anno, 64 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano state 775”.
“Registriamo numeri da guerra civile – conclude Paolucci – La Uil chiede di aprire dei tavoli di confronto su appalti e subappalti, sulle gare al massimo ribasso, sulla qualità della formazione, sulla lotta al lavoro sommerso. L’obiettivo finale è quello di arrivare a #ZeroMortiSulLavoro”.









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