Alla fine, Paolo Trancassini può dirsi soddisfatto. Il deputato di Fratelli d’Italia ha ottenuto quella che sul Corriere della Sera è stata definita una piccola “vittoria”: il gelato arriva finalmente anche alla buvette di Montecitorio.
«Far arrivare il gelato alla buvette è un atto di giustizia nei confronti dei deputati», ha dichiarato Trancassini, spiegando che fino ad oggi solo i dipendenti della Camera potevano concedersi una coppetta di crema o di frutta al bar sotterraneo di via della Missione. Una “disparità di trattamento” che, a suo dire, non aveva alcuna logica.
Il nodo, racconta il quotidiano, era pratico: dal bar di Montecitorio non si poteva portare nulla nel Transatlantico, e il gelato, si sa, non aspetta. Così è stato deciso che sarà servito in coppette più piccole, da consumare sul posto, magari insieme a un tramezzino o a un supplì.
La decisione del collegio dei questori, presa lo scorso 17 settembre, non è stata però unanime: si è opposto Filippo Scerra del Movimento Cinque Stelle.
Non è la prima “battaglia gastronomica” in Parlamento: prima del gelato, si era già discusso dello yogurt greco, anch’esso inizialmente riservato solo ai dipendenti. Anche lì, alla fine, il deputato reatino era riuscito a ottenere un trattamento paritario.
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