“Insieme a te è volato in cielo un pezzo del nostro cuore… ciao Big”. Lo striscione, bianco e azzurro, sventolava davanti alla chiesa di Pendenza, mentre la comunità intera si stringeva per l’ultimo saluto a Mauro Stocchi, il giovane imprenditore agricolo di 36 anni tragicamente scomparso nell’incidente sulla Salaria, a San Giovanni Reatino, lo scorso lunedì mattina, nel quale ha perso la vita anche il tenente colonnello dei Carabinieri Matteo Branchinelli.
Una folla composta, commossa e silenziosa ha riempito la piazza e la chiesa, trasformando i funerali in un abbraccio collettivo. C’erano familiari, amici, colleghi, ma anche tanti cittadini di Cittaducale e dei paesi vicini, uniti dal dolore per la perdita di un ragazzo che in tanti descrivono come “solare, generoso, innamorato del suo lavoro e della sua terra”.
I funerali si sono tenuti mercoledì alle 11.30 nella chiesa di Pendenza, cuore pulsante di una comunità che ancora una volta si è ritrovata a fare i conti con un lutto profondo. Al termine della cerimonia, le lacrime si sono unite agli applausi e ai fiori, mentre le parole del sacerdote hanno ricordato “un figlio buono, un lavoratore instancabile, un esempio di dedizione e amore per la famiglia”.
Davanti, lo striscione degli amici, simbolo di un legame che va oltre la vita: “Insieme a te è volato in cielo un pezzo del nostro cuore… ciao Big”. Un messaggio semplice, ma capace di racchiudere tutto l’affetto per un ragazzo che tutti a Cittaducale conoscevano.
Nel silenzio rotto solo dal suono delle campane, la bara di Mauro ha lasciato Pendenza tra gli applausi. L’ultimo saluto di un paese intero a un ragazzo che aveva ancora tanta vita davanti e che, come scrivono i suoi amici, “rimarrà per sempre nei nostri cuori”.









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