Kevin Pellecchia, il più giovane dei tre ultrà arrestati per l’agguato al pullman del Pistoia basket culminato con la morte dell’autista Raffaele Marianella, ha chiesto di essere interrogato dal pm Lorenzo Francia. Il 20enne si è autoaccusato di aver lanciato la pietra mortale nel corso di una conversazione con gli altri due indagati, Alessandro Barberini e Manuel Fortuna, captata da una microspia piazzata in Questura. Pellecchia, riferisce all’ANSA il suo legale, l’avvocato Andrea Vella, intende “rispondere a tutte le domande che gli saranno poste per permettere alla Procura di ricostruire in modo integrale quanto accaduto la sera del 19 ottobre 2025.
“Tale scelta del ragazzo – aggiunge il legale – discende dalla sua ferma volontà di far emergere la totale verità dei fatti, non solo per rispetto ed acquisita completa consapevolezza del dolore causato ai familiari della povera vittima ma anche per far comprendere agli inquirenti quali fossero le effettive intenzioni proprie e dei molteplici partecipanti a tale scriteriata e, purtroppo, dagli esiti imprevedibilmente drammatici, azione collettiva”.
L’avvocato Vella auspica che l’interrogatorio consenta “di superare le notevoli confusioni, contraddizioni ed incertezze sinora emerse o riferite in modo non coerente da alcuni mass media”. Ieri anche Alessandro Barberini, attraverso il suo legale, aveva formalizzato la richiesta di essere sentito dal pm Francia, che ora dovrà fissare le date dei due interrogatori.
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