Rieti perde una delle sue voci più autentiche, uno dei custodi della sua memoria visiva e del suo cuore più vero.
È scomparso nelle scorse ore Luigi “Giggi” Bernardinetti, nella sua casa di Vazia, quella che tutti conoscevano come una vera e propria casa-museo, colma di migliaia di fotografie della Rieti di un tempo e di decine di macchine fotografiche d’epoca.
Accanto a lui, fino all’ultimo respiro, la moglie Mariella, presenza costante e amorevole in ogni fase della sua vita.
Bernardinetti aveva 86 anni, ma conservava la curiosità e l’entusiasmo di un ragazzo.
Fotografo, appassionato di storia locale, Luigi Bernardinetti ha dedicato la vita a documentare e raccontare Rieti con l’occhio sensibile di chi non si limita a osservare, ma ama profondamente ciò che vede.
Le sue immagini hanno popolato libri, archivi, mostre, contribuendo a tramandare la memoria di un territorio che attraverso i suoi scatti ha ritrovato radici, volti e atmosfere dimenticate.
“Con Luigi se ne va un pezzo di storia della nostra città – ha detto il direttore di RietiLife, Emiliano Grillotti – Il suo archivio, la sua passione e la sua gentilezza rimarranno per sempre un patrimonio di Rieti. A Mariella e ai familiari va il nostro più sincero abbraccio”.
La Rieti che lui amava, quella delle botteghe, dei vicoli e dei volti sinceri, oggi lo saluta con riconoscenza.
Giggi lascia in eredità un immenso patrimonio di immagini e di ricordi. E un insegnamento semplice, ma profondo: amare la propria terra significa ricordarla, fotografarla e tramandarlo.
Foto: RietiLife ©









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