Kevin Pellecchia intercettato ammette: “Il sasso che ha ucciso Marianella l’ho lanciato io, era quello appuntito”

(ch.di.) “Era quello più appuntito”. È questa la frase che, secondo quanto riportato dall’ANSA, inchioderebbe Kevin Pellecchia, il ventenne fermato per l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, avvenuto domenica scorsa nei pressi di Rieti e costato la vita all’autista Raffaele Marianella. L’ammissione sarebbe arrivata durante un’intercettazione ambientale in Questura, subito dopo il fermo dei tre ultrà della Sebastiani Basket. In un altro passaggio della trascrizione, Pellecchia aggiungerebbe: “Potrei essere stato anche io, non lo so, perché io in quella dinamica ho tirato avendolo davanti”. Le parole riportate dall’intercettazione sono state smentite dall’avvocato Andrea Vella.

A verbale, invece, il giovane aveva negato di aver lanciato pietre, indicando in Manuel Fortuna e in un altro tifoso, soprannominato “Aba” (Barberini, ndr), gli autori del lancio. “Manuel teneva in mano un sasso grande, quasi completamente avvolto. Quando è sopraggiunto il pullman dei tifosi pistoiesi, ha lanciato, ma non so dove ha colpito. Io ho sentito due urti: uno forte sul parabrezza e uno più leggero subito dopo”. Secondo gli inquirenti, i sassi sarebbero stati scagliati quasi contemporaneamente da due o più persone posizionate lungo la scarpata nei pressi della statale tra Terni e Rieti.

Intanto, emergono anche le dichiarazioni di Alessandro Barberini, 53 anni, rese alla Polizia e riportate da la Repubblica: “Volevamo fargli vedere chi eravamo noi, che non avevamo paura certo di loro. Anche io ho tirato un sasso, ma il mio non è stato quello che ha ucciso”. Barberini avrebbe ammesso di aver colpito la parte centrale del pullman con “una pietra piccola”, e di essersi trovato sul guardrail insieme a una dozzina di tifosi, tra cui – secondo quanto riportato – anche G.A. capo della curva Terminillo e destinatario di un Daspo. “Siamo andati dietro il PalaSojourner per prenderci a cazzottate con loro, ma c’era la polizia. Abbiamo aspettato il pullman e lanciato. Non mi sono reso conto che fosse morto qualcuno.” Nel frattempo, oggi pomeriggio, l’udienza di convalida dei fermi davanti al gip Giorgia Bova si è conclusa: Manuel Fortuna, Kevin Pellecchia e Alessandro Barberini si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’avvocato Andrea Vella, difensore di Pellecchia, ha anche anticipato che il fascicolo dell’inchiesta conta oltre 700 pagine.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

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