Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Cristian Cocuccioni) “Non si parla, si corre e basta. Questo deve essere il nostro Vangelo” e “fame, voglia e orgoglio”: così si è presentato il nuovo allenatore del Rieti Andrea Mosconi, arrivato dopo l’esonero di Stefano Scaricamazza. Un motivatore che sa vincere: questo ha scelto il club amarantoceleste per proseguire il proprio cammino in Eccellenza. Il patron Marzio Leoncini ha spiegato le motivazioni della scelta: “Vogliamo alzare l’asticella. Dopo un’attenta valutazione da parte della società e del direttore sportivo Pagliaroli abbiamo preso questa decisione per dare un impulso forte e valorizzare la rosa a nostra disposizione. Abbiamo investito parecchio e vogliamo vincere questo campionato, riportando il Rieti in una categoria consona alla città.”
Leoncini non nasconde l’ambizione e la volontà di dare una scossa all’ambiente: “Mosconi incarna la nostra volontà: valorizzare ancora di più la squadra. In alcune situazioni non è stato così, i giocatori dovevano dare di più. A volte è meglio prevenire che curare: dopo l’analisi delle partite è arrivata la scelta. La squadra deve rendere al massimo. Siamo secondi, ma solo perché le prime hanno inciampato. Non vogliamo accontentarci. Questo è un club organizzato, pronto a tornare in Serie D.”
Per Mosconi, tecnico di carattere e conoscitore della categoria, quella con il Rieti è una chiamata che va oltre l’aspetto sportivo: “Quando Rieti ha chiamato non potevo rifiutare. Va oltre la categoria. Ho rifiutato molte squadre, ma difendere i colori della propria città ha un altro sapore. Per vincere serve lavorare sul campo, sputare sangue e avere fame. Non dobbiamo parlare tanto, ma fare i fatti.”
Il nuovo tecnico ha poi aggiunto: “Quando il patron mi ha chiamato ho provato un’emozione fortissima. È un cammino difficile, ma possiamo fare qualcosa di incredibile. Con la fame dobbiamo scalare tutti i gradini. Questa deve essere l’occasione della vita per tutti. Devo capire bene le caratteristiche dei giocatori ed esaltarli, ma la regola è una: dare sempre tutto in campo. Fame, voglia, orgoglio: solo con il lavoro si raggiungono gli obiettivi, anche passando attraverso momenti difficili. È un percorso.”
Sul piano tattico, Mosconi non si sbilancia ma lancia un messaggio chiaro:
“Voglio prima vedere la squadra. Ha caratteristiche per giocare come piace a me. Conosco Tordella, che ho già allenato a Campobasso, e anche gli altri ragazzi li conosco. Non si parla, si corre: questo deve essere il nostro Vangelo”. Con queste parole, Andrea Mosconi apre ufficialmente il suo nuovo corso alla guida del Rieti. L’obiettivo è chiaro: trasformare la delusione in riscatto e riportare entusiasmo in una piazza che vuole tornare protagonista.