(di Christian Diociaiuti) Ora piange Kevin Pellecchia, 20 anni, vuole chiedere scusa alla famiglia di Raffaele Marianella, morto ammazzato da un sasso che ha bucato il parabrezza dell’autobus su cui viaggiava come secondo autista del bus che riportava a casa i tifosi toscani del match Sebastiani-Pistoia. Se n’è andata via l’adrenalina di una domenica folle, quella del voler lanciare sassi da bordo strada per vendicare – ancora non si sa – quale offesa, insulto, gemellaggio incrociato. Per il giovane dipendente di un’attività, è sfumato il brivido ed è entrato il tedio della prima notte passata in carcere a Rieti; per lui come per Manuel Fortuna, 31enne titolare di un negozio e Alessandro Barberini, 53 anni impegnato nella ristorazione, ritenuti dalla Procura di Rieti e dal pm Lorenzo Francia che indaga delegando la Polizia di Rieti, responsabili di omicidio volontario in concorso.
Non c’erano solo loro nel commando che si è appostato al buio dello svincolo di Contigliano sulla Rieti-Terni. Diverse altre persone, anche giovanissimi. A quanto emerso è stato un minorenne, sospettato di aver partecipato almeno al “raduno” nello svincolo, a dare dettagli utili alla Polizia per gli arresti dopo l’agguato mortale. La Polizia aveva appena sciolto la scorta al bus e i tifosi della Sebastiani i quali, evidentemente di corsa subito dopo la sirena del match, hanno raggiunto Contigliano, appostato le auto sotto il cavalcavia della superstrada di via Cipriani e poi colpito, certi che la Polizia avesse “liberato” il bus.
Ma gli agenti, avuta notizia dell’assalto, hanno fatto subito inversione, è intervenuta e ha trovato una delle tre auto usate per l’agguato e l’ha bloccata con gli occupanti. Telecamere, telefoni, testimonianze. La Polizia vaglia tutto. E non è finita qui. Smentita la presenza di un quarto indagato per favoreggiamento a piede libero, gli inquirenti stanno svolgendo ulteriori accertamenti su almeno altri 5 ultras della Sebastiani, sospettati di aver avuto un ruolo nell’agguato, in particolare si cercano due delle tre auto che avrebbero seguito il pullman, e chi c’era a bordo. Il cerchio si stringe anche di più, mentre sarà compiuta giovedì pomeriggio, l’autopsia disposta dal pm per chiarire le cause della morte del 65enne Raffaele Marianella: se ne occuperà l’anatomopatologa Benedetta Baldari. E mentre si cercano tracce di dna e impronte sulla pietra che ha ucciso l’autista, ci saranno nelle prossime ore le udienze di convalida dei tre arresti.
Pellecchia, Fortuna e Barberini hanno un ruolo chiave nella Curva Terminillo, con due di loro – Fortuna e Barberini – molto vicini ad ambienti di destra (Barberini come foto profilo di Facebook ha anche l’effige del Duce) e anime di una associazione, la Roccaforte, impegnata nella solidarietà e definita di estrema destra. Commistione che fa parlare tutta Italia (e non solo), mentre Pistoia – che contro Cremona non voleva giocare – dedicherà la prossima discesa in campo a Raffaele Marianella e la Fip a breve sentirà la Sebastiani prima di andarci pesante con i provvedimenti sportivi: il rischio, se non di una sospensione della squadra, almeno di una stagione a porte chiuse e non solo, tra punti in meno, multe e –inappellabile – di una macchia per la città davvero difficile da cancellare.
Foto: RietiLife ©









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