Pietro Milone, ex capo della Squadra Mobile di Rieti ed ex questore di Siena e Imperia, interviene nello speciale RietiLife dopo la tragedia che ha scosso la città e il mondo dello sport. “Dobbiamo parlare ai ragazzi – ha detto – dobbiamo far capire che andare a vedere una partita deve essere come andare a teatro o al cinema. Non si può andare allo stadio o al palazzetto per insultare i tifosi avversari.”
Milone condanna fermamente quanto accaduto: “Quello che è successo non rappresenta Rieti. È stato un gesto contro ogni protocollo e contro i valori della città. Lo sport è altro, e la prima regola che si impara è il rispetto per l’avversario.”
L’ex capo della Mobile ha anche voluto sottolineare l’efficacia e la rapidità delle indagini: “Gli inquirenti sono stati veloci e lo si è visto in tutta Italia. Mi auguro che la credibilità si recuperi sul campo, attraverso comportamenti esemplari. La procedura della scorta fino a Contigliano? Non esiste una regola precisa: è una misura chew si adotta in alcune occasioni. Nel caso delle tensioni di domenica all’intervallo è stato adottato il piano giusto”.
Milone lancia poi un appello al mondo sportivo reatino: “Bisogna prendere le distanze da quegli elementi che si conoscono e che danneggiano l’immagine dello sport. Serve un impegno collettivo per restituire a Rieti il rispetto e la passione che lo sport merita.”