++I tre ultras fermati per l’aggressione al pullman entrano in carcere++

(r.l.) Sono entrati alle 20.23 nel carcere di Rieti i tre ultras reatini fermati per l’aggressione al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, avvenuta il 19 ottobre lungo la Rieti-Terni, che ha provocato la morte del secondo autista, Raffaele Marianella, 65 anni.

Secondo la Questura di Rieti, l’episodio ha avuto origine già durante la partita di Serie A2 tra Sebastiani Rieti e Pistoia Basket 2000, quando un gruppo di ultras locali ha cercato di avvicinarsi ai tifosi ospiti, prontamente fermato dagli agenti per garantire l’ordine pubblico. Al termine del match, i sostenitori reatini hanno tentato nuovamente di raggiungere il pullman dei tifosi pistoiesi, ma sono stati allontanati dal personale in servizio.

Nonostante le misure di sicurezza, a circa 100 metri dall’uscita per Contigliano, il pullman è stato colpito dal lancio di pietre da parte di alcuni ultras nascosti tra la vegetazione in un’area scarsamente illuminata. Una pietra ha infranto il parabrezza, colpendo Marianella e provocandone la morte, mentre un’altra ha danneggiato il vetro lato autista.

Il personale di scorta ha notato alcune persone travisate allontanarsi rapidamente in auto. Una delle vetture è stata bloccata e gli occupanti accompagnati in Questura per accertamenti. Dalle indagini, condotte per tutta la notte e la giornata successiva, sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tre ultras, per i quali la Procura di Rieti ha disposto il fermo di indiziato di delitto.

Il questore Pasquale Fiocco ha precisato che si tratta di maggiorenni, non minorenni. Il procedimento penale è ancora in corso e l’eventuale responsabilità sarà accertata dal giudice.

La vicenda continua a scuotere la città e l’intero movimento sportivo, sottolineando la necessità di garantire sicurezza e legalità negli eventi sportivi.

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