Dopo oltre mezzo secolo di sacerdozio, don Benedetto Falcetti ha salutato l’altare per dedicarsi a un meritato riposo. Cinquantadue anni di ministero, vissuti tra preghiera, comunità e servizio, che hanno lasciato un segno profondo nella diocesi reatina. Il sacerdote, da pochi giorni ufficialmente in pensione, è stato festeggiato dai fedeli e da tanti che nel tempo hanno condiviso con lui un cammino di fede e di vita.
Nato e cresciuto in una Chiesa che ha visto mutare il volto della società, don Benedetto ha attraversato epoche diverse: ha accompagnato generazioni di giovani diventati adulti, ha collaborato con più vescovi – da monsignor Lucarelli fino a monsignor Piccinonna – mantenendo sempre lo stesso spirito di servizio e la medesima attenzione per gli ultimi.
Per molti, il suo nome resta legato alla parrocchia di San Michele Arcangelo, dove ha svolto il suo ministero per ben 38 anni, diventando un punto di riferimento umano e spirituale per l’intera comunità. Ma la sua presenza ha toccato molte realtà della provincia di Rieti, dove ha portato con semplicità e fermezza il messaggio del Vangelo.
Oggi, anche se non più alla guida di una parrocchia, don Benedetto non smette di pensare ai più fragili e di rivolgere una parola di conforto a chi ne ha bisogno. La sua storia rimane quella di un pastore che, senza clamore, ha saputo costruire legami, custodire la fede e lasciare un’eredità fatta di esempio, ascolto e dedizione.
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