Dopo un’attesa giudicata lunga e ingiustificata, si è riunita questa mattina la Commissione Urbanistica del Comune di Rieti per discutere il nuovo piano di sosta veicolare elaborato dall’attuale Amministrazione.
Un confronto che, secondo i gruppi di opposizione, si è rivelato “una farsa”, dal momento che il Comune intende avviare il nuovo piano già nei prossimi giorni, senza tenere realmente conto delle osservazioni emerse.
Il progetto prevede 965 nuovi posti auto a pagamento (strisce blu) nel centro storico e nelle aree limitrofe. Di questi, 533 saranno attivati subito, mentre i restanti entreranno in funzione al termine dei lavori in corso.
L’Amministrazione ha motivato la scelta come una misura per favorire la rotazione della sosta e rispondere alle richieste di una parte degli operatori commerciali. Tuttavia, la decisione esclude i residenti dalla possibilità di ottenere un abbonamento annuale, opportunità che era stata introdotta nel 2013 insieme alla nuova Ztl.
Un passo indietro pesante, secondo l’opposizione, soprattutto oggi, quando la città si prepara a perdere ulteriori posti auto a causa dei cantieri del Pnrr. Durante la commissione, l’assessore competente ha parlato dell’intenzione di “recuperare alcune aree per la sosta pubblica”, ma senza fornire tempi o progetti concreti.
Da qui la presa di posizione compatta dei gruppi di minoranza — P.S.I., Rieti in Salute, Nome Officina Politica, PD, Rieti Città Futura, T’immagini e Per il Bene Comune — che chiedono una netta correzione di rotta e indicano tre obiettivi prioritari:
- Sospendere il piano fino alla realizzazione effettiva delle nuove aree di sosta compensative;
- Modificare il piano reintroducendo gli abbonamenti per i residenti, e valutando zona per zona l’impatto delle misure;
- Impostare un approccio sperimentale, capace di adattare o correggere il piano in base ai risultati della sua applicazione.
“Un piano parcheggi – sottolineano le forze di opposizione – non può essere calato dall’alto e presentato come definitivo. Serve equilibrio tra le esigenze dei commercianti e il diritto dei residenti a vivere il centro senza essere penalizzati.”
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