“Il Piano Quadro di Porrara era una scatola vuota. Ora lo conferma anche il Consiglio di Stato”. Con queste parole il Partito Democratico di Rieti commenta la recente sentenza che ha annullato un permesso a costruire rilasciato dal Comune basato proprio su quel piano, giudicandolo illegittimo.
Nel comunicato diffuso nelle scorse ore, il PD rivendica di aver sollevato da tempo le proprie perplessità: “Lo avevamo detto fin dall’inizio, ora lo conferma anche il Consiglio di Stato: il Piano Quadro per l’area di Porrara non era un vero strumento urbanistico, ma solo un documento vuoto senza nessun dettaglio, nessun piano finanziario, nessuna valutazione ambientale. Una sentenza ha infatti annullato un permesso a costruire rilasciato dal Comune basato proprio su quel piano, dichiarandolo illegittimo. Ma soprattutto ha detto chiaramente che quel Piano Quadro, ideato dalla Giunta Cicchetti e portato avanti dal sindaco Sinibaldi, non serve a nulla per attuare il Piano Regolatore. Una bocciatura netta, che travolge anni di propaganda e cocciutaggine politica”.
Il PD ricorda come tutto il centrosinistra avesse fin dall’inizio sollevato dubbi e avanzato proposte alternative, senza essere ascoltato: “Con interpellanze, atti formali, proposte alternative abbiamo cercato di offrire una pianificazione equilibrata di un pezzo importante del tessuto urbano. Ma tutto è stato ignorato con ostinazione e arroganza”.
Duro anche l’affondo sulle conseguenze amministrative e politiche: “I proprietari delle aree restano fermi, ostaggio di promesse mancate. I cittadini scoprono di essere stati presi in giro per anni da una classe politica che ha operato con una incompetenza allarmante, preferendo l’ostinazione all’ascolto, l’improvvisazione alla pianificazione. I tecnici comunali vengono lasciati soli a reggere il peso di errori politici, condannando tutti noi ad assistere alla pantomima dello scaricabarile delle responsabilità”.
Per fare chiarezza sulle responsabilità e sulle possibili ripercussioni della vicenda, il PD annuncia la convocazione della Commissione Garanzia e Controllo per martedì 14 ottobre alle ore 16.30. “La Commissione – spiega il partito – mira a verificare il corretto funzionamento dell’amministrazione e cercherà di indagare le motivazioni che hanno portato al rilascio del permesso a costruire sorretto dalla convenzione deliberata dalla Giunta (Delibera n.81 del 25 maggio 2023), che evidenzia chiare responsabilità politiche”.
Il comunicato si chiude con un’ulteriore critica alla gestione urbanistica dell’amministrazione: “Da anni denunciamo la mancanza di una qualsiasi visione urbanistica della città: manca la volontà politica di avviare un nuovo Piano Regolatore Generale – come chiediamo da oramai dieci anni – applicando correttamente nell’attesa l’attuale piano vigente. Manca una strategia seria per la rigenerazione urbana, che eviti di continuare a costruire ‘a casaccio’, con buona pace dei cittadini che ambiscono a uno sviluppo ordinato e sostenibile della nostra città”.
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