Rieti, successo per il convegno “Serbia, trincea d’Europa”: riflessioni sul ruolo dei Balcani nello scenario geopolitico internazionale

Grande partecipazione e dibattito acceso ieri pomeriggio a Rieti Sotterranea per il convegno “Serbia, trincea d’Europa”, promosso dal Movimento Indipendenza di Gianni Alemanno.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto tra esperti di politica internazionale e studiosi per analizzare il ruolo della Serbia e dell’area balcanica nel contesto geopolitico europeo e globale, alla luce dei mutamenti che stanno delineando un mondo sempre più orientato verso le cosiddette “civiltà multipolari”.

Alla tavola rotonda, introdotta dal vice segretario del Movimento Indipendenza Chicco Costini, sono intervenuti Fabio Filomeni (Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano e scrittore), Nikola Jovi? (politologo e giornalista di Belgrado), Stevan Gaji? (politologo dell’Istituto di Studi Europei di Belgrado), Rainaldo Graziani (cartografo) e Francesco Mancinelli (cantautore e scrittore).

«Un confronto straordinariamente proficuo – ha dichiarato Filomeni – in un momento in cui le vicende politico-diplomatiche sembrano andare in direzione opposta, abbiamo immaginato una concreta ipotesi di pace in Europa che passa per il dialogo tra Europa e Russia. La Serbia è il naturale ponte tra Mosca e Roma».

Sulla stessa linea Francesco Mancinelli, che ha ricordato come «nei primi anni ’90 la dissoluzione della Jugoslavia fu telepilotata dai poteri occidentali, e la Serbia – aggredita nel 1999 dalla NATO – continua oggi a subire forti pressioni perché non intende rinunciare al proprio ruolo di cerniera tra Occidente e Russia».

A chiudere i lavori è stato Rainaldo Graziani, sottolineando «la capacità dei relatori di guardare al futuro per indicare la strada verso un nuovo equilibrio europeo fondato sulla cooperazione e non sul conflitto».

Il convegno, durato fino a tarda sera, ha messo in luce la complessità del quadro balcanico e il peso storico e culturale della Serbia come elemento chiave nei rapporti tra l’Europa e il mondo euroasiatico.

 

 

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