Si è conclusa nella Valle Santa Reatina l’edizione 2025 dell’Euro-Rural Festival, evento promosso dall’Associazione Culturale Centro Rurale Europeo con il patrocinio di diversi Comuni della provincia di Rieti e di altre realtà italiane ed europee.
L’iniziativa, nata oltre trent’anni fa proprio a Rivodutri, ha riunito quest’anno rappresentanti di amministrazioni locali, associazioni di volontariato e organizzazioni della società civile provenienti da Italia, Ungheria, Romania e Grecia. Tra gli enti partecipanti figurano i Comuni di Rivodutri, Morro Reatino, Labro e Mandela (RM), insieme ai partner europei della rete Building Europe with Local Councillors (BELC e YEP), tra cui i Comuni ungheresi di Seregelyes e Sarkeszi, il distretto di Székesfehérvár, il Comune romeno di Paulesti e l’Associazione culturale Kalambaki di Drama (Grecia).
Obiettivi e contenuti
Tema centrale dell’edizione 2025 è stato lo scambio di esperienze e pratiche di sviluppo economico sostenibile e inclusione lavorativa, con particolare attenzione ai territori rurali e montani. L’obiettivo: costruire nuove forme di cooperazione e solidarietà per favorire innovazione sociale, valorizzazione ambientale e tutela del patrimonio storico-artistico, in sinergia con scuole, imprese e istituzioni.
Il programma culturale ha previsto numerose visite di studio nei Comuni reatini, con tappe alle Sorgenti di Santa Susanna, al Molino storico, alla Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, e alle aziende agricole e casearie locali. Significativa anche la visita alla Centrale del Latte di Rieti (C.La.R.), che ha mostrato alla delegazione europea le buone pratiche di valorizzazione delle produzioni di qualità e tutela del consumatore.
Momenti toccanti si sono vissuti durante la visita alla città di Rieti, organizzata dall’associazione Il Samaritano ODV insieme ai giovani rifugiati del progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione, a testimonianza di un’integrazione reale e vissuta.
Workshop e confronto internazionale
Due i workshop principali:
- Il primo, ospitato al Teatrino Comunale di Labro il 19 settembre, dal titolo “Declino demografico, cambiamenti climatici e innovazione sociale: pratiche ed esperienze a confronto tra realtà rurali e montane dell’Unione Europea”.
L’incontro ha affrontato i nodi centrali dello sviluppo rurale, dal contrasto allo spopolamento alla digitalizzazione. Tra gli interventi, le testimonianze di Zakaria, artigiano Tuareg del Niger, e Ghina, impegnata in progetti di inclusione lavorativa e promozione culturale africana. Presente anche la dott.ssa Caterina Cedrone, promotrice della “Festa dell’Europa” a San Donato Val di Comino, e il consigliere Matteo Lori del Comune di Mandela, aderente alla rete BELC.
L’associazione greca Kalampaki Drama ha inoltre condiviso un documento dedicato al ruolo della cultura come antidoto a xenofobia e violenza. - Il secondo workshop si è svolto il 21 settembre a Rivodutri, presso il nuovo Ostello Cammino di Francesco, sul tema “Esperienze di nuove pratiche di sviluppo agricolo e turistico in ambito rurale e montano ad opera di giovani, donne e categorie vulnerabili”.
Dopo i saluti istituzionali e lo scambio di doni, si è tenuta una cerimonia di consegna degli attestati a tutti i partecipanti, seguita da una degustazione di prodotti tipici locali.
Una rete europea per il futuro
Le raccomandazioni finali dell’Euro-Rural Festival 2025 saranno condivise entro ottobre in diverse lingue europee e pubblicate sulla piattaforma youth.europa.eu, in collaborazione con giovani giornalisti del network europeo. È inoltre in programma una nuova iniziativa culturale di presentazione, che potrebbe svolgersi nel 2026 tra Grecia e Bruxelles.
Soddisfazione unanime tra gli organizzatori per gli obiettivi raggiunti.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutti i volontari, famiglie, interpreti, associazioni e amministrazioni locali che hanno reso possibile la manifestazione, in particolare ai Comuni di Rivodutri, Morro Reatino e Labro, all’Associazione Il Samaritano ODV, all’Ostello Cammino di Francesco, all’Associazione culturale AYLLU e alla Centrale del Latte di Rieti.
Le delegazioni europee sono rientrate nelle rispettive comunità portando con sé un’immagine simbolica: una foto di gruppo che racchiude lo spirito dell’Euro-Rural Festival — solidarietà, pace e cooperazione tra cittadini, contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione.