Vassallo: “Urbanistica, il Consiglio di Stato boccia il Comune di Rieti. Gestione caotica e fuori legge”

Nota del consigliere del Comune di Rieti, Maurizio Vassallo

Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 26 settembre 2025, riconfermando quanto già sancito dal TAR, ha definitivamente e con assoluta chiarezza bocciato l’attività del Comune di Rieti, sottolineando un comportamento di scarsa predisposizione al rispetto delle leggi.

La gestione urbanistica della città appare in grande confusione. Responsabile è la Giunta comunale, in primis il Sindaco, l’Assessore all’Urbanistica, i Dirigenti e i funzionari, che non hanno garantito un idoneo supporto all’esecutivo e troppo spesso hanno condiviso percorsi poco aderenti alle disposizioni normative.

Per anni si è tentato di dissuadere Sindaco e Giunta dall’utilizzare il cosiddetto Piano Quadro delle Porrara come strumento attuativo, per di più edificabile tramite Permessi di Costruire Convenzionati. In modo ancor più discutibile, con l’avallo degli uffici, è stata approvata una delibera per la realizzazione di un edificio scolastico basato sulle indicazioni del Piano Quadro: atto oggi annullato di fatto dalla sentenza del Consiglio di Stato.

Le nuove costruzioni autorizzate dal Comune non risultano inserite in un progetto di pianificazione, che oltre a essere obbligatorio è fondamentale per uno sviluppo ordinato della città. L’uso improprio dei permessi convenzionati delinea una duplice criticità: da un lato un’interpretazione fuorviante della normativa, dall’altro l’incapacità di pianificare in maniera adeguata le aree trasformabili.

Il vuoto di un disegno complessivo della città è evidente: dalle aree ex industriali alle attività produttive, fino alle nuove aperture di supermercati. Spesso la comunicazione ufficiale cerca di mascherare le mancanze, presentando interventi minimi – come il riempimento di una buca – come opere strategiche.

Il giudizio sull’attuale maggioranza

Negli ultimi anni i cittadini, per effettuare interventi edilizi, hanno versato al Comune somme errate, spesso superiori a quelle dovute. Nonostante ciò, gli uffici competenti non hanno attivato procedure di rimborso. Chi ha pagato oneri di urbanizzazione (Bucalossi) potrà chiedere la restituzione della differenza.

Il giudizio sull’attuale maggioranza non può prescindere dal peso dei finanziamenti del PNRR, spesi con interventi episodici e accompagnati da una gestione comunicativa costosa e poco sostanziale.

Serve ora un chiarimento e un’informazione chiara alla cittadinanza circa le azioni che si intendono intraprendere per ristabilire un quadro di riferimento urbanistico, mai realmente esistito e che la sentenza del Consiglio di Stato impone come necessità.

Rieti, 2 ottobre 2025
Maurizio Vassallo

 

 

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