Alla luce dei gravi fatti accaduti ieri, con l’intercettazione e l’arresto in acque internazionali di attivisti e attiviste della Flotilla da parte delle navi israeliane, i Giovani Democratici e il Partito Democratico di Rieti ribadiscono che non si può restare in silenzio. Ora più che mai è necessario alzare la voce in solidarietà al popolo palestinese e con chi ha preso parte alla Global Sumud Flotilla.
È con questo spirito che si apre la Festa dell’Unità di Rieti, parlando della questione palestinese, già messa in programma dal Partito Democratico e dai Giovani Democratici con un’intera giornata dedicata, quella di giovedì 2 ottobre, al tema “L’Europa e il diritto internazionale dopo il genocidio del popolo Palestinese”, un diritto internazionale ad oggi chiaramente violato da Israele, che nella notte scorsa ha sequestrato barche ed equipaggio della Flotilla, a cui non è seguita alcuna presa di posizione da parte della diplomazia del nostro governo.
Per questo motivo è stato deciso di implementare il programma già diffuso: ogni dibattito, incontro e momento saranno dedicati al genocidio del popolo palestinese, alla Flotilla e al diritto dei popoli all’autodeterminazione.
In continuità con le tante manifestazioni che in queste ore stanno animando l’Italia, riteniamo necessario usare ogni spazio e ogni occasione per puntare gli occhi su Gaza, sulla Palestina e sulla Flotilla: non possiamo permetterci di voltare lo sguardo.
Durante i tre giorni saranno organizzati laboratori di costruzione di bandierine e barchette solidali, e sarà venduta la tradizionale Gaza Cola, a sostegno della comunità palestinese.
La Festa dell’Unità di Rieti sarà dunque anche un luogo di comunità e di lotta civile, una palestra di democrazia, un luogo dove le idee respirano: un segnale di vicinanza e solidarietà con chi oggi paga con la vita la difesa della pace e della libertà.