A distanza di mesi dalla chiusura improvvisa del punto vendita Conad nei Casali di Poggio Nativo, i 15 dipendenti coinvolti sono ancora in attesa di ricevere quanto loro spettante. Nessun passo avanti concreto è stato registrato sul fronte delle retribuzioni arretrate, lasciando lavoratrici e lavoratori in una situazione di forte incertezza economica e personale. Lo denunciano i sindacalisti Filcams Cgil, il Segretario Marco Feuli e il Funzionario Antonio Pilati.
Le spettanze non corrisposte comprendono l’ultima mensilità lavorata, il trattamento di fine rapporto (TFR), le ferie e i permessi maturati ma non goduti, oltre all’indennità per il mancato preavviso. Una situazione che si protrae da maggio scorso, mese in cui il supermercato ha chiuso al pubblico senza preavviso, lasciando i dipendenti senza reddito né prospettive.
A tutela dei lavoratori è intervenuta la Filcams Cgil di Rieti, che ha attivato tutte le procedure necessarie per far valere i diritti contrattuali dei dipendenti e ottenere il pagamento delle somme dovute. Tuttavia, finora, le azioni sindacali non hanno portato ai risultati attesi.
I lavoratori chiedono risposte chiare anche da parte delle istituzioni locali e degli enti competenti. In particolare, sollecitano un confronto serio sulla possibilità di riapertura del punto vendita e su eventuali percorsi di ricollocamento, al fine di non disperdere competenze e professionalità maturate nel corso degli anni.
“Non possiamo rimanere in questo limbo – dichiarano alcuni dipendenti –. Abbiamo bisogno di risposte concrete, non solo per quanto ci è dovuto, ma anche per ricostruire il nostro futuro lavorativo.”
Nel frattempo, l’incertezza continua a pesare sulle famiglie dei 15 lavoratori, mentre la comunità locale guarda con preoccupazione a una vicenda che resta ancora senza soluzioni.