La Polizia di Stato di Rieti celebra San Michele Arcangelo, suo Patrono | LE FOTO

Foto: Massimo RENZI ©

Come da tradizione, anche quest’anno la Polizia di Stato ha celebrato in tutta Italia la ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono e protettore degli uomini e delle donne in divisa.

A Rieti, la cerimonia religiosa si è tenuta questa mattina alle ore 11:00 presso la Chiesa di San Michele Arcangelo in Piazza Cavour, officiata dal Vescovo di Rieti, S.E. Mons. Vito Piccinonna, insieme al Cappellano Provinciale della Polizia di Stato, Don Fabrizio Borrello.

Alla celebrazione hanno preso parte le autorità civili e militari del territorio, oltre a numerosi cittadini che hanno voluto condividere questo momento di fede e riconoscenza verso chi quotidianamente si impegna a garantire sicurezza e legalità.

La ricorrenza di San Michele Arcangelo, proclamato patrono dei poliziotti da Papa Pio XII, rinnova ogni anno il legame tra spiritualità e servizio, ricordando la missione degli agenti nel contrasto al male e nella tutela del bene comune.

Il Questore di Rieti ha ringraziato i presenti, sottolineando l’importanza di questa giornata che unisce devozione, tradizione e riconoscimento del lavoro della Polizia di Stato al servizio della collettività.

LA POLIZIA DI STATO HA FESTEGGIATO IL SUO SANTO PATRONO, SAN MICHELE ARCANGELO

Questa mattina, anche a Rieti è stata celebrata la festività di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato.

Alle ore 11.00, presso la Chiesa di San Michele Arcangelo, è stata celebrata una Santa Messa, officiata da S.E. il Vescovo di Rieti,       Mons. Vito Piccinonna, con la collaborazione del Parroco, Don Benedetto Falcetti e di Don Fabrizio Borrello, Cappellano Provinciale della Polizia di Stato.Alla funzione religiosa, hanno presenziato le massime autorità civili e militari della provincia di Rieti, in una chiesa gremita non solo di poliziotti e dei loro familiari ma anche di comuni cittadini, che in questa solenne giornata hanno voluto testimoniare la loro vicinanza all’istituzione Polizia di Stato. Presente anche una rappresentanza del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno in servizio in Questura, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e dei familiari delle vittime del dovere.
Al termine della cerimonia, il Questore della provincia di Rieti, Pasquale Fiocco, nel ringraziare tutti i partecipanti per la loro presenza, ha ricordato l’impegno degli uomini e delle donne della Polizia di Stato che quotidianamente garantiscono il rispetto della legalità a tutela della incolumità di tutti i cittadini.
Un pensiero è stato rivolto dal Questore agli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno sacrificato la loro vita per la legalità e alle famiglie di tutti gli operatori in servizio che, con la loro vicinanza e comprensione, consentono loro di affrontare con serenità le difficili prove che ogni giorno comporta l’attività del poliziotto che richiede senso del dovere e spirito di sacrificio, nel rispetto del motto “Esserci Sempre”.
Nel corso della ricorrenza è stata distribuita un’edizione straordinaria del mensile ufficiale della Polizia di Stato “Polizia Moderna”, dal titolo Pace e Sicurezza, dedicata all’impegno della Polizia di Stato nei giorni dei funerali di Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV.

NELLA GIORNATA DEL SANTO PATRONO, NUMERO SPECIALE DI “POLIZIA MODERNA”, IL MENSILE UFFICIALE DELLA POLIZIA DI STATO

Nella giornata del Patrono della Polizia di Stato è stata distribuita un’edizione straordinaria di Polizia Moderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, dal titolo Pace e sicurezza, dedicata all’impegno della Polizia di Stato nei giorni dei funerali di Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV.
Lo speciale Pace e sicurezza racconta le professionalità e le attività messe in campo per garantire, in una cornice di massima serenità e sicurezza, le esequie di Papa Francesco, il conclave e l’intronizzazione di Papa Leone XIV.

Un racconto cadenzato da fotografie inedite, dalle voci dei protagonisti della sicurezza e del mondo ecclesiastico, dalle impressioni degli esperti di comunicazione e dalle testimonianze di giovani studenti della LUMSA e dei volontari dell’Associazioni Santi Pietro e Paolo presenti in piazza San Pietro: storie dietro la grande storia, nei giorni in cui il mondo si è ritrovato a Roma, con migliaia di pellegrini e fedeli nonché oltre 140 delegazioni straniere e capi religiosi.
Con una tiratura di un milione e duecentomila copie e grazie alla collaborazione per la distribuzione di Poste Italiane, è stato possibile inviare gratuitamente questo numero speciale ai fedeli delle venticinquemila parrocchie d’Italia, oltre che alle Questure, agli abbonati e alle autorità istituzionali. Pace e sicurezza in formato digitale ha raggiunto in tutto il mondo anche i 103 nunzi apostolici.
Nella prefazione, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rimarca il legame inscindibile tra pace e sicurezza, concetti che si sono concretizzati nel volto rassicurante degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine impegnati in quei giorni e nelle strategie adottate per prevenire qualsiasi turbamento della convivenza civile.
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nell’articolo che porta la sua firma, sottolinea come la pace – oggi un bene sempre più raro e prezioso – è al centro dell’impegno della Santa Sede nella comunità internazionale, nel costante tentativo di costruire ponti fra persone, popoli e culture.
Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, nel suo editoriale, esprime profonda riconoscenza per la sinergica collaborazione tra tutte le forze di polizia, la Gendarmeria Vaticana e le associazioni di volontariato coinvolte, ricordando come la sicurezza rappresenti il presupposto fondamentale per l’esercizio della libertà religiosa, una delle più antiche espressioni della libertà umana.
Tra i vari contributi, quello di Alessandro Gisotti, Vice Direttore editoriale dei media vaticani, già direttore ad intermim della Sala stampa della Santa Sede, che sottolinea “l’importanza della comunicazione in occasione della morte del Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV. In particolare, la comunicazione vaticana in quei giorni ha rappresentato un servizio pubblico globale, non solo per i media cattolici ma per le migliaia di giornalisti di oggi cultura, lingua e nazione, che sono arrivati a Roma per raccontare un evento – il passaggio da un Papa ad un altro – che ha in sé il fascino della tradizione e dello sguardo verso il futuro.”
Anche il giornalista Aldo Cazzullo ha scritto su Pace e Sicurezza, elogiando l’efficienza dell’apparato di sicurezza, capace di gestire l’arrivo di decine di capi di Stato e di governo e, al contempo, di garantire l’incolumità dei pellegrini, il tutto in un Anno Giubilare già denso di eventi. Nel suo contributo al numero speciale, Cazzullo propone anche una riflessione sulle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale, che rischia di sostituire e marginalizzare l’uomo, esprimendo tuttavia fiducia nella saggezza di Papa Leone XIV, capace di indicare la giusta direzione per affrontare questi rischi.

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