Per Rieti 20 milioni di euro per ‘tamponare’ il mancato inserimento in Zes. Anche 300mila euro a fondo perduto a impresa

(ch.di.) Il mancato inserimento del territorio reatino nella ZES, la Zona Economica Speciale, continua a essere oggetto di dibattito. Anche in Consiglio Comunale è stata approvata una mozione per chiedere il reintegro del Reatino tra i beneficiari di questi strumenti a sostegno dell’economia. Una prima risposta concreta arriva dalla Regione Lazio, che, in collaborazione con il Governo, ha stanziato complessivamente 100 milioni di euro per le imprese dei cinque ex Consorzi Industriali del Lazio: Lazio Meridionale, Sud Pontino, Roma-Latina, Frosinone e Provincia di Rieti. Ciascun consorzio riceverà 20 milioni di euro, con contributi a fondo perduto fino a 300mila euro per ogni impresa.

«Una strategia industriale senza precedenti, frutto di un grande lavoro di squadra con il Governo e con le istituzioni europee, e di massimo ascolto con le parti sociali. Un lavoro di concertazione che ha raggiunto obiettivi importanti», ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, sottolineando l’importanza delle risorse stanziate per contrastare i fenomeni di de-industrializzazione. Gli incentivi regionali sono destinati alle imprese manifatturiere già presenti sul territorio o intenzionate a insediarsi, con interventi che spaziano dalla ristrutturazione e ammodernamento degli stabilimenti, all’innovazione di prodotto e di processo, alla digitalizzazione, fino alla conversione delle attività produttive verso modelli più sostenibili. L’assessore al Bilancio e alla Programmazione economica della Regione Lazio, Giancarlo Righini, ha commentato: «Accogliamo con grande soddisfazione la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che destina 100 milioni di euro al Lazio per rilanciare le attività produttive. È un riconoscimento della centralità del nostro territorio nei piani nazionali di rilancio industriale e coesione territoriale». Secondo Righini, il finanziamento rappresenta il frutto di un lungo lavoro sinergico tra Regione, Governo e istituzioni locali, con un impegno costante anche del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. «Ora spetta a noi trasformare questi fondi in progetti concreti capaci di attrarre imprese, riqualificare siti produttivi e creare posti di lavoro stabili e qualificati, con attenzione alla transizione ecologica e digitale», ha aggiunto l’assessore.

Le risorse saranno disponibili per spese ammissibili a partire da maggio 2024 fino al 2028, e il loro obiettivo è chiaro: più imprese, più innovazione, più lavoro. Per il Lazio, e in particolare per il territorio reatino, si tratta di un’occasione storica per rimettersi in gioco sul fronte industriale e per colmare un gap economico che dura da anni. Il commento del Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi: “Si tratta di una straordinaria notizia per la provincia e la Città di Rieti. Proprio ieri il Consiglio comunale aveva votato all’unanimità un ordine del giorno per richiedere l’attivazione di strumenti alternativi alla ZES per incentivare lo sviluppo industriale ed economico del territorio e oggi arriva dal Governo una risposta di grande portata. 20 milioni di euro al territorio di Rieti che saranno destinati a contrastare i fenomeni di deindustrializzazione attraverso la concessione di incentivi ad imprese manifatturiere che investono sul potenziamento o la riqualificazione dei propri siti produttivi o per crearne altri. Anche questo straordinario risultato dimostra che la sinergia istituzionale porta a Rieti finanziamenti e opportunità che raramente si sono viste in passato. Oltre alla stagione delle opere pubbliche e delle infrastrutture che stiamo ormai vivendo da qualche anno, finalmente grazie a questo decreto e ai 20 milioni di euro stanziati per Rieti potremo avviarci verso una fase di ripresa degli investimenti privati nel campo dello sviluppo industriale, economico e occupazionale”.

 

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