Lettera in sostegno del diritto all’assistenza scolastica per bambini con disabilità

Pubblichiamo una lettera arrivata in Redazione
“E’ notizia ufficiale di questi giorni la riduzione/eliminazione delle ore di assistenza ai bambini con disabilità nell’orario scolastico. I nostri figli in primis e noi famiglie di bambini con disabilità, dobbiamo solo prenderne atto e subire quanto così stabilito? I tagli alla spesa pubblica, le risorse comunali/regionali/provinciali, non sono un motivo valido. Nessuna motivazione di spesa pubblica o carenza di organico può compromettere i diritti dei bambini diversamente abili. E’ doveroso permettere a tutti questi bambini/ragazzi di realizzare il proprio diritto all’istruzione e all’integrazione scolastica con una copertura integrale del tempo-scuola, senza che possano essere addotte, in senso contrario, esigenze organizzative o di contenimento della spesa pubblica.
Tra i diritti specifici per l’inclusione scolastica c’è la copertura dell’orario scolastico durante il quale l’alunno ha diritto alla copertura totale dell’orario attraverso l’insegnante di sostegno e delle altre figure di assistenza (AEC) e operatori CAA ove necessari. Tale intervento assistenziale deve essere permanente, continuativo e globale nella sfera individuale ed in quella di relazione. La disciplina del percorso di inclusione scolastica dei bambini e degli adolescenti diversamente abili deve tutelare il loro diritto all’educazione ed istruzione. Chiediamo a gran voce che vengano rispettati gli elementi principali della legge ma soprattutto rispettata:
  • la dignità umana, la libertà e l’autonomia della persona diversamente abile, così come la piena inclusione nella famiglia, nella scuola, nel mondo del lavoro e nella comunità;
  • la prevenzione e rimozione di cause invalidanti che impediscono la piena realizzazione della persona, il raggiungimento della massima autonomia compatibile con la disabilità e la piena partecipazione della persona alla vita sociale e la completa realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali;
  • l’eliminazione di ogni forma di emarginazione e di esclusione.
E’ anche la nostra Costituzione a tutelare i diritti dell’infanzia e della disabilità. In particolare, l’articolo 2 può porsi a fondamento della tutela della disabilità nella parte in cui dispone che ‘La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo’ e lo fa a prescindere dalle condizioni personali, sociali e di salute dell’individuo. L’articolo 3, invece, sostiene la disabilità affermando che ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’ e che ‘E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana’. I nostri figli e noi famiglie siamo già costretti ad un’infinità di rinunce, trincerati ogni giorno dietro a muri di indifferenza, di egoismo, di individualismo ed avversione.
Ogni giorno affrontiamo, spesso da soli, piccole e grandi sfide senza perdere mai la dignità ma con non poche difficoltà. Affrontiamo battaglie disarmati. Ogni giorno fronteggiamo ogni privazione o abbandono o rifiuto che consapevolmente affrontiamo o subiamo per necessità. E’ ora di smettere di continuare a colpire e danneggiare le persone fragili. E’ ora di dire basta e di far valere i diritti dei nostri figli!“.
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