È stato consegnato agli uffici della Provincia l’esito dello studio geologico relativo al tratto della Strada Provinciale 33/A interessato dalla frana. L’ultimo sopralluogo, effettuato lo scorso 14 agosto, ha confermato quanto già emerso nel 2019: il manto stradale sottostante la frana è rimasto pressoché intatto.
Lo studio, tuttavia, evidenzia alcune criticità che potrebbero emergere nella fase di rimozione del materiale franoso. Per questo motivo, i tecnici della Provincia stanno ora lavorando alla definizione di una progettazione adeguata, che tenga conto delle prescrizioni indicate dai rilievi.
Secondo le prime stime, l’intervento richiederà un impegno economico significativo. “Restituire questa arteria di collegamento alla Valle del Turano è una priorità – ha dichiarato Matteo Simeoni –. L’interlocuzione avviata con i diversi enti, tra cui la Regione, potrà aiutarci a reperire le risorse necessarie. L’obiettivo è riaprire la strada almeno al transito di emergenza, ma anche favorire lo sviluppo turistico di un versante rivieristico che finora è rimasto inespresso”.
Simeoni ha infine rivolto un appello a tutte le istituzioni: “Auspico che non ci sia, come in altre occasioni, la volontà di alimentare polemiche sterili. È il momento di lavorare insieme per arrivare al risultato nel più breve tempo possibile”.