(di Valentina Fabri) Una notte che resterà nella storia dell’atletica e nel cuore di Rieti. Mattia Furlani ha riscritto le pagine dello sport mondiale battendo ogni record, con una prestazione che lo incorona Campione del Mondo del lungo. «È stata una notte memorabile – racconta a caldo Furlani in un’intervista a FIDAL – ho battuto ogni record, e sinceramente è quasi fantascienza pensare di aver superato un mito come Carl Lewis». Il giovane campione sottolinea l’aspetto più emozionante del suo percorso: «La cosa più bella di praticare questo sport è poter essere fonte di ispirazione per tanti bambini. Spero che più piccoli possibile si appassionino e trovino nello sport la loro strada».
Accanto all’orgoglio per il risultato, emerge con forza il ricordo di Andrea Milardi, figura centrale per la sua crescita sportiva e umana: «Andrea è stato fondamentale – spiega Furlani – perché fu lui a darmi la possibilità di crescere passo dopo passo, raggiungendo obiettivi straordinari proprio in questa città che per me è un simbolo. Mi ha accompagnato fino a questo traguardo e devo tantissimo alla famiglia Milardi». Un tributo commosso che lega l’impresa personale all’eredità di un maestro che ha lasciato un segno indelebile nell’atletica italiana.
Foto: Grana/FIDAL ©