Come ogni venerdì su RietiLifeTV – canale 210 – è tornato “Spaghetti in Corsivo”, l’editoriale di Luigi Spaghetti. Con questo appuntamento il giornalista ha inaugurato la seconda stagione della sua rubrica scegliendo un tema che tocca da vicino la città: turismo ed eventi. “Nonostante l’estate stia volgendo al termine – ha sottolineato – forse è ancora presto per tracciare un bilancio sulla stagione turistica. Tuttavia i primi dati certificati offrono spunti di riflessione”.
L’assessore al Turismo Mestichelli ha parlato di lieve cambio di tendenza: i primi sette mesi dell’anno hanno segnato un -10,8% di presenze rispetto al 2024, ma agosto ha fatto registrare un +3% (6.647 pernottamenti contro i 6.453 dell’anno precedente). Se calano alberghi e B&B, crescono le formule extra-alberghiere. Numeri non esaltanti, ma settembre potrebbe ribaltare il quadro grazie all’effetto traino della Fiera Mondiale del Peperoncino.
La decisione di raddoppiare i giorni, da cinque a dieci, è stata vincente: trecentomila presenze complessive hanno invaso il centro storico nonostante i cantieri, premiando un evento che ha portato indotto, visibilità e socialità. Non solo peperoncino, ma anche dibattiti, incontri istituzionali e musica, con un impatto economico stimato sui cinque milioni. Non sono mancati disagi per i residenti, ma la maggioranza ha colto l’importanza della manifestazione.
A livello mediatico la Fiera ha fatto centro, portando Rieti sulle principali testate nazionali e raggiungendo, grazie anche a RietiLife media partner, 15 milioni di utenti. Una vetrina che dimostra come la città possa essere viva e capace di organizzare grandi eventi, spunto per costruire nuove occasioni di richiamo in vista delle sfide future: L’Aquila 2026, gli Europei Under 18 di atletica e i Mondiali di volo a vela del 2027.
Infine un passaggio sulla sicurezza: dal 1° settembre in stazione è attivo un servizio notturno di vigilanza armata, misura adottata dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico. “Forse – conclude Spaghetti – si mette fine alla favoletta di Rieti isola felice. Non lo è mai stata: solo che un tempo non c’erano extracomunitari su cui scaricare colpe e frustrazioni”.









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