Rieti ha vissuto una serata di straordinaria intensità e bellezza lo scorso 29 agosto, quando l’associazione “Sabina Amici del Regno del Marocco” ha organizzato una cena-evento che ha trasformato la città in un crocevia di cultura, tradizione e dialogo.
L’iniziativa si è svolta in occasione della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino, che quest’anno ospita uno stand dedicato al Regno del Marocco, confermando la centralità di questa manifestazione come momento di incontro tra popoli e tradizioni.
La splendida cornice della Mensa di Santa Chiara, messa generosamente a disposizione dalla Caritas di Rieti, ha accolto non solo i sapori e i colori del Marocco, ma anche le più alte cariche istituzionali locali: dal sindaco Sinibaldi ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, fino ai comandanti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, alla Prefetta e al Questore. Una presenza che ha dato ancora più valore al messaggio della serata: la cultura come strumento di amicizia e condivisione.
Gli ospiti sono stati accolti secondo la tradizione marocchina, con tè alla menta profumato, datteri e dolci artigianali, preludio a una cena che ha saputo raccontare, attraverso piatti tipici, la storia e l’anima di un Paese. Non sono mancati i colori e l’eleganza degli abiti tradizionali, simboli di una terra che custodisce usi antichi ma sa anche guardare al futuro.
Il presidente dell’associazione, Ahmed Ibn Zine Idrissi, ha ringraziato con emozione tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, sottolineandone il valore come occasione di incontro tra culture: «Questa serata – ha detto – dimostra che quando tradizioni diverse si incontrano, non si limitano a convivere, ma creano qualcosa di nuovo e più grande».
Un ruolo speciale è stato affidato ai giovani dell’associazione – Zineb, Kawthar,Mohamed, Muhammad e Mustafa– che con energia e creatività hanno portato una ventata di innovazione, dimostrando come le nuove generazioni siano pronte a raccogliere il testimone e a costruire ponti tra due mondi.” I nostri figli stanno crescendo tra queste strade in cui noi siamo cresciuti e vorremmo costruire per loro una città in cui si voglia restare non scappare, una città sicura, accogliente e culturalmente vivace”.
Quella di Rieti non è stata soltanto una cena, ma un messaggio potente: in un tempo in cui prevalgono divisioni e diffidenze, la città ha scelto di celebrare l’incontro, di aprirsi all’altro e di scoprire la ricchezza che nasce dallo scambio.” Nella nostra associazione ci sono marocchini nati in Italia, immigrati, reatini che vogliono partecipare attivamente alle iniziative e arricchire il nostro gruppo…non escludiamo nessuno, chi vuole conoscerci e contribuire a costruire qualcosa di importante è accolto come un fratello “.
Così, in una notte di fine agosto, tra il profumo delle spezie e il calore dell’ospitalità marocchina, la città ha potuto respirare un’atmosfera di armonia e speranza, segno tangibile che l’amicizia tra popoli non è un sogno lontano, ma una realtà che cresce ogni giorno.